Oggi Claudio Lotito spegne 62 candeline ma il suo è un compleanno amaro. La Lazio ha perso numerose occasioni per entrare in zona Champions ed ora è ai margini della classifica per ogni obiettivo. La Salernitana avrebbe dovuto fare ben altra stagione, nell’anno del centenario, ed invece, a 90 minuti dal termine c’è addirittura il rischio concreto della retrocessione diretta. Compleanno amaro perché non sempre il risultato e garantito, per dirla alla Lotito. Stavolta le ciambelle in casa Lazio e Salernitana non sono uscite con il classico buco. Ma se i biancocelesti hanno ancora una chance per salvare la stagione la Salernitana può solo salvare la categoria e comunque resta, sullo sfondo, la peggiore stagione di sempre da quando Lotito – Mezzaroma hanno deciso di fare calcio a Salerno. Ora ci si giocherà tutto in 90 minuti in uno stadio storicamente ostile ai colori granata. Se dici Pescara la prima cosa che ti viene in mente e lo spareggio all’Adriatico con il Cosenza del 26 giugno del 1991 gara decisa da Marulla ai supplementari e che spedì i granata in C. Il secondo cattivo ricordo risale a quando i granata videro sfumare il sogno promozione in A, nel 1996 con i granata che assaporarono l’ebbrezza della promozione in massima serie per soli 25 minuti salvo poi vedere sfumare il sogno per il ritorno degli abruzzesi ed i risultati maturati sugli altri campi. Nel 94 invece Pisano siglò la goleada all’Adriatico una delle poche gioie nell’impianto biancoceleste. Uno stadio sempre ostico dove solo una super prestazione può consentire di abbattere il tabù negativo ed un finale di stagione pessimo. In queste ore sono attesi in ritiro Lotito e Mezzaroma. Facile immaginare che il co patron e presidente della Lazio chieda ai suoi calciatori, come regalo di compleanno, la vittoria a Pescara dopo tante delusioni e amarezze https://www.youtube.com/watch?v=OdAwBcuttoM
Lotito, compleanno amaro per le vicende di Lazio e Salernitana
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