Torna domani l’appuntamento con i tuffi dalle Grandi Altezza al Fiordo di Furore. Il Marmeeting numero 31 si terrà alle ore 14.30 ed assegnerà la Mediterranean Cup. Una quindicina di atleti si esibiranno nella suggestiva cornice della costiera amalfitana, lanciandosi dalla pedana posizionata all’altezza del ponte stradale di Furore.
Anche quest’anno i migliori tuffatori a livello mondiale si lanceranno dalla pedana del Fiordo. Torna il vincitore delle ultime tre edizioni, Gary Hunt, che ha trionfato in tutto in quattro occasioni ed insieme ad Orlando Duque è l’uomo da battere. A Furore tornano anche David Colturi, secondo posto nella passata edizione, Blake Aldridge, Andy Jones, Alain Kohl ed altri volti noti del Marmeeting. Tra le new entry, invece, lo spagnolo Alberto Devora, il colombiano Miguel Garcia Celis e l’inglese Owen Weymouth.
Ventotto metri a picco sul mare, velocità di punta durante il tuffo: 100 chilometri orari. In altre parti del mondo i tuffatori sono eroi nazionali, qui si calano in una dimensione che resta familiare, come ha voluto sin dalla prima edizione Oreste Varese, ideatore ed organizzatore.
Marmeeting negli anni è divenuto un modello da esportare. La Red Bull ha avviato un circuito mondiale di tuffi dalle grandi altezze avvalendosi della consulenza dello stesso Varese, inoltre i tuffi dalle grandi altezze sono divenuti già da qualche anno disciplina mondiale, quando Orlando Duque e soci si lanciarono da una pedana all’interno del Porto di Barcellona. Una svolta storica e, forse, il primo passo verso il sogno olimpico.