Seduto in mezzo al campo con Lorenzo Amatucci. A parlare (immaginiamo) di gioco e magari anche di nuove soluzioni perché dai suoi piedi passano quasi tutte le manovre della squadra. Capita spesso in allenamento che Giovanni Martusciello si fermi a dialogare con il giovane centrocampista, diventato già il fulcro della Salernitana. Abile nel far girare il pallone, nell’aiutare i compagni, pronto al raddoppio quando serve, capace di lanci lunghi e precisi, bravo nel fornire assist ma anche nella conclusione personale. Amatucci ha tutte le caratteristiche del centrocampista centrale che piace a Martusciello, di quelli in grado di far girare la squadra nel 4-3-3 voluto dal mister. E’ il perno centrale della mediana a tre ma può giocare anche da interno in un centrocampo a due. Nonostante la giovane età (il 5 febbraio compirà 21 anni), Amatucci mostra già grande personalità in campo. Di quella che hanno i giocatori sicuri delle proprie qualità e al tempo stesso pronti ad ascoltare suggerimenti per la giusta dose di umiltà che è fondamentale per migliorarsi sempre. A qualcuno, per caratteristiche tecniche e caratteriali, ricorda Roberto Breda che, due settimane fa a Goal su Goal a LIRATV, così si è espresso sul giocatore che ha allenato l’anno scorso alla Ternana: “Amatucci è forte, è un ragazzo d’oro. Può fare tante cose a centrocampo, è un incontrista ma fa anche gioco e in questo un po’ ci somigliamo. Credo che abbia la possibilità di fare una carriera anche migliore della mia, glielo auguro perché è un ragazzo che se lo merita”. Arrivato in prestito il 30 luglio, a fine stagione Amatucci tornerà alla Fiorentina. Per il momento la Salernitana si gode uno dei giovani più interessanti della serie B.
L’allenatore della Salernitana si ferma spesso a parlare con il suo mediano
Martusciello e il rapporto speciale con Amatucci
Il 20enne centrocampista è il fulcro del gioco del 4-3-3, per caratteristiche ricorda Breda
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