Le vie del mercato, si sa, sono infinite. E la Salernitana potrebbe percorrererne alcune nemmeno considerate fino a poche ore fa. E’ il caso dello scambio Sepe-Joronen, che è stato proposto ai granata dal Venezia. I lagunari mettono sul piatto anche il centrocampista Doumbia, per provare a bruciare la concorrenza del Parma per Maggiore.
Intanto, Marco Valentini sta cercando di fornire vicinanza alla squadra. Mentre Breda ed il suo staff stanno alternando sedute fisiche ad approfondimenti di tattica, il nuovo diesse granata osserva, annota, ascolta. Sono iniziati i colloqui individuali per cercare di capire se i giocatori della rosa siano sulla giusta sintonia o se qualcuno debba essere ricollocato altrove. Valentini tesse la tela e non vuole commettere passi falsi, pur consapevole che c’è la necessità di intervenire per rinforzare l’organico in vista di quella che può essere considerata un’impresa sportiva.
Serve un centrale difensivo (due se Velthuis sarà restituito al Rotterdam, mentre Lochoshvili si è accasato in Austria), un mancino come alternativa a Njoh (su Di Chiara c’è la concorrenza del Palermo), un mediano (piace Caligara del Sassuolo, che ha già lavorato con il diesse e Breda ad Ascoli e la partita di domenica potrebbe essere occasione utile per parlare coi neroverdi) e soprattutto due attaccanti in grado di assicurare gol. Qui, inevitabilmente, bisognerà sborsare una buona parte del budget. Raimondo, lo scorso anno con Breda alla Ternana, è da tempo sul taccuino, ma c’è da battere la concorrenza. Le punte destinate a muoversi (tra gli altri ci sono Cerri e Lescano) sono note, bisogna solo trovare la strategia giusta per accapparrarsi l’elemento funzionale al progetto, senza farsi tirare per la giacchetta da nessuno.
In uscita ci sono Kallon e Braaf, anche Simy se si trovasse un acquirente in grado di convincerlo. Valutazioni in corso su Torregrossa.