Nessun obbligo, la Salernitana ha tracciato una strada precisa sul mercato invernale e continua a percorrerla, evitando di prendere deviazioni che poi, a lungo andare, potrebbero rivelarsi controproducenti. E così i prestiti vengono fatti con il diritto di riscatto e non con l’obbligo, proprio per lasciare maggiore libertà di manovra a fine stagione. Si ragiona quindi sul presente, sull’immediato, per rinforzare la squadra ma anche in prospettiva per non appesantire i bilanci. Impostazione che è stata rispettata per le operazioni fin qui concluse e che lo sarà anche per le prossime fino al 31 gennaio. Dopo aver preso quattro giocatori in questa sessione di mercato (il portiere Ochoa, il difensore Troost-Ekong e i centrocampisti Nicolussi Caviglia e Crnigoj), ora la Salernitana si concentra sull’attacco. L’obiettivo dovrebbe essere una punta centrale ma si valuta anche l’opzione della seconda punta. Dipende dalla posizione di Bonazzoli che, a meno di offerte interessanti che al momento non sono ancora arrivate, resta alla Salernitana. La sua conferma spinge De Sanctis a cercare di prendere un attaccante centrale. Difficile Boyè, lo Spartak Mosca non lascia partire Nicholson perché non ha il sostituto. È stato proposto Babacar, in prestito al Copenhagen dal Sassuolo dopo aver giocato in Italia anche con Lecce, Fiorentina, Modena e Padova. I margini di rischi di questa operazione sono alti perché il senegalese quest’anno ha disputato solo tre scampoli di partita tra luglio ed agosto e anche nella passata stagione in Danimarca non ha lasciato il segno, così come nella precedente esperienza in Turchia con l’Alanyaspor. Providence lo conosce bene De Sanctis dai tempi della Roma ma l’under francese potrebbe essere più un’operazione per la prossima stagione.
Mercato Salernitana, focus sull’attacco
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