Mian approda allo Scafati Basket, esordirà nel derby

Continua a cambiare volto lo Scafati Basket. L’avvento di Attilio Caja sulla panchina dei gialloblu non solo ha comportato profondi stravolgimenti in termini di gioco (oltre che 4 vittorie grazie alle quali il team dell’Agro si è distanziato dalle zone a rischio della classifica) ma anche nel roster. Hanno salutato la truppa prima Ikangi, poi Landi e, in ultimo, Monaldi. Sono invece arrivati alla corte del presidente Longobardi elementi come Butjankovs, Imbrò, Okoye che sono già stati gettati nella mischia dal coach e, ora, anche Fabio Mian che debutterà nella prima gara del nuovo anno, l’atteso derby con Napoli. 30 anni, originario di Gorizia, Mian è un’ala piccola dotata di un fisico possente e di un buon tiro dalla media e lunga distanza, con tanta esperienza in massima serie. Messo sotto contratto fino al prossimo mese di giugno, il goriziano ha iniziato la stagione in A2 con Udine, la società dove ha mosso i primi passi nel basket che conta. In carriera Mian, che a Scafati ritroverà Caja, che ha già avuto come allenatore, ha indossato le canotte di Varese, Bari, Agrigento, Pistoia, Trento e Trieste.
«Sono molto contento di aver firmato per Scafati e di essere tornato a giocare in serie A – ha affermato Mian –. Era un mio obiettivo, che aver raggiunto con la maglia di Scafati mi riempie di orgoglio. Ritrovo un allenatore che conosco bene, trovo anche un patron con grande passione ed una squadra intrigante, che mi ha stuzzicato molto. Spero di inserirmi il più velocemente possibile in un gruppo che si sta consolidando bene e che sta facendo vedere ottime cose. Ho seguito le ultime partite e spero di potermi rendere utile in qualsiasi cosa l’allenatore mi richieda. Ho l’ambizione di conquistare quanto prima l’obiettivo minimo prefissato, ovvero la salvezza in serie A, e poi provare anche a guardare un po’ più in là. Arrivo in una piazza molto calda, quindi sarà bellissimo vivere in prima persona il clima del PalaMangano. Esordirò proprio nel derby contro Napoli, per cui non potevo aspettarmi migliore occasione per vedere il palazzetto pieno e per assaporare il tifo gialloblù».