La forza della normalità. E’ quella che ha consentito a mister Paolo Mandelli di risollevare le sorti del Modena che oggi naviga in acque tranquille. Con 35 punti all’attivo, i canarini stazionano in zone relativamente serene della classifica del campionato di Serie B. Eppure, l’inizio di stagione dei gialloblu non era stato affatto dei migliori. Con l’esperto Pierpaolo Bisoli in panchina, infatti, aveva ottenuto solo 11 punti nelle prime 12 giornate, tanto che la società decise di sollevarlo dall’incarico ad inizio novembre, dopo la sconfitta sul campo dello Spezia e dopo 6 gare senza vittorie che avevano fatto sprofondare gli emiliani al penultimo posto. Il club, senza pensarci più di tanto, decise di promuovere in prima squadra il tecnico delle giovanili, Paolo Mandelli. Con lui sulla panchina, i gialloblu hanno ottenuto 5 vittorie e 9 pareggi (all’andata il match coi granata al Braglia terminò 1-1) e sono andati incontro ad appena 2 sconfitte. Il Modena col tecnico milanese gioca con il 3-5-2 che in fase difensiva diventa 5-3-2. Quando i gialloblu hanno il pallone, però, bisogna fare attenzione all’ex granata Palumbo (capocannoniere del Modena con 7 reti all’attivo) che, agendo da mezzala d’inserimento, è bravo a creare la superiorità numerica nella metà campo avversaria, per calciare in porta o per smarcare i compagni (suo il gol del pareggio dei gialloblu, in seguito ad uno scambio con Defrel ed alla dormita di Jaroszynski, dopo il vantaggio per i granata firmato da Soriano lo scorso 7 dicembre).
Dopo l'esonero di Bisoli la società gialloblu ha promosso in prima squadra il tecnico delle giovanili
Modena, la forza della normalità
Con Mandelli in panchina i canarini sono riusciti a risalire la china facendo cose semplici
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