L'ex dirigente granata racconta la sua esperienza sull'asse Watford - Udinese

Multiproprietà, anche Nicola Salerno dice no

«I tifosi vogliono la Serie A e la disponibilità economica c'è»
Francesca De Simone

Salernitana in alto mare, sul fronte dell'allestimento della squadra, ad una settimana dall'inizio del campionato. Intanto, i tifosi continuano a farsi sentire e proseguono la battaglia contro la multiproprietà, alla quale si uniscono illustri sostenitori. Come Nicola Salerno, ex ds della Salernitana di Lombardi che, proprio oggi, attraverso le colonne de Il Mattino, racconta le differenze di impostazione della multiproprietà, sulla base della sua esperienza.

L'ex dirigente granata, rimasto nel cuore dei tifosi salernitani, oggi è consulente di mercato del Watford, società riconducibile alla famiglia Pozzo, proprietaria dell'Udinese. Nicola Salerno evidenzia la piena autonomia di mercato dei due club, in cui non ci sono travasi di alcun tipo. «La multiproprietà qui significa che ci sono capitali a disposizione del Watford – spiega – e c'è una solidità per l'Udinese, che fa un proprio percorso, ha dimensione di fucina di talenti, ha storia e stabilità».

Nicola Salerno comprende l'amarezza di molti tifosi granata che dopo 5 anni anonimi di B si aspettano risultati e chiarezza. L'ex diesse ammette il forte ritardo della Salernitana sul mercato e chiude evidenziando che, quando il Covid lo consentirà, occorreranno "fatti" e "vittorie" per riportare i tifosi allo stadio.

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