Che fosse argomento delicato lo si sapeva da tempo. Che servivano tavoli ad hoc pure. Ma rinviare a data da destinarsi ogni decisione sulla modifica oppure no dell’articolo 16 bis delle NOIF è quanto mai inopportuno. Serve decidere per non lasciare nel limbo piazze importanti come Bari e Salerno che hanno una proprietà in condominio con Napoli e Lazio in serie A. Ad oggi le regole sono chiare ed inequivocabili: Salernitana e Bari possono andare in serie A ma un minuto dopo devono cedere la proprietà a terzi e non a parenti o affini fino al quarto grado. Una questione non di poco conto che mina la serenità e le ambizioni di queste due piazze che vivono di pane e pallone. Mezzaroma ha detto più volte, sull’argomento che la normativa è superata e oltremodo restrittiva per quanto riguarda le parentele. Ad oggi anche Mezzaroma, in caso di promozione in A, verrebbe tagliato fuori e i co proprietari avrebbero poco più di due mesi per trovare un acquirente in grado di sborsare parecchi milioni di euro. Ostacolo rilevante ma spesso bollato con la frase: prima ci andiamo in A e poi ci poniamo il problema. Lotito e Mezzaroma, ma anche De Laurentis vorrebbero cambiare le regole del gioco. Un gioco in cui le regole, vedi vicenda Var cambiano un giorno si e l’altro pure. Non è solo una questione di regole che non sempre vengono rispettate ma di credibilità di un sistema dove il pallone, tra accuse e vittimismo, ammutinamenti di calciatori e decisioni cervellotiche e stadi sempre più vuoti non rotola più come prima
Multiproprietà è arrivato il momento di sciogliere il nodo
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