Il tema delle "multiproprieta' delle societa' professionistiche di calcio", risulta essere diventata materia di rilevante attualita' e quindi di eventuali ipotesi di riforma.
Una delle tematiche piu' rilevanti da approfondire , riguarda il "metodo di valutazione del club", oggetto di multiproprieta'.
A scriverlo il commercialista salernitano Antonio Sanges che entra nel dettaglio della questione.
In tema di valutazione del club, oggetto di multiproprieta' – scrive Sanges – , sara' essenziale verificare i seguenti "parametri di riferimento" : valutazione brand societario, rimborso aumenti di capitale e soci finanziamento, valutazione parco calciatori di proprieta', valutazione passivita' aziendali, valutazione di centri sportivi di proprieta'.
Allo stato, si puo' affermare che, l'attuale quadro normativo in materia di multiproprieta' di club di calcio, dovra' essere a breve oggetto, di una riforma organica che, limiti le situazioni di conflitto d'interesse , dando maggiore valenza al principio di "continuita' aziendale" e "programmazione societaria".
A supporto di quanto evidenziato, bisogna evidenziare che l'art.16 bis delle Noif rileva che , in "caso di multiproprieta' di societa' di calcio", partecipanti nello stesso campionato, i "soggetti interessati alla multiproprieta'" , entro 30 giorni, devono "cessare e rimuovere tale situazione di controllo societario".
In caso contrario, la " societa' oggetto di controllo", non sara' "ammessa a partecipare al campionato di appartenenza", con relativa decadenza dei contributi federali.
A salvaguardia delle competitività delle societa' interessate, e dei relativi campionati, ed al fine di evitare conflitti d'interessi , la Figc ha legiferato che "le partecipazioni che determinano in capo al medesimo soggetto, il controllo diretto o indiretto in societa' professionistiche , " siano vietate dall'art. 16 bis delle Noif (Norme Organizzazione Interne Federali) e art. 7 commi 7,8,9 dello Statuto Federale
Tale "situazione di criticita'", potrebbe determinare la violazione della normativa di cui all'art. 2086 del codice civile in tema di "continuita' aziendale", con tutte le successive complicazioni giuridiche relative alle societa' di capitali.
Le "criticita' aziendali" della multipropreita' nel calcio, risultano essere positive e negative, e coinvolgono sempre come parte attiva i calciatori.
Le "criticita' positive", consentono di utilizzare, le "societa' satelliti", come vivaio di riferimento per far crescere e maturare i giovani calciatori, i quali dopo essere stati valorizzati, saranno trasferiti alla "societa' madre" per soddisfare le proprie strategie societarie.
Mentre le "criticita' negative" per la "societa madre", si determinano con un' ampio parco di calciatori , tra i quali anche elementi non dotati di elevate qualita' tecniche, utili in termini di strategie aziendali.