Da Salerno a Coverciano, da Sarnano a Milano, la protesta dei tifosi della Salernitana attraversa tutta Italia con fare manzoniano. Un nuovo striscione è stato esposto dai supporters granata in terra lombarda. Strategico il luogo prescelto: via Rosellini, laddove cioè hanno sede Lega di Serie A e di Serie B. Il testo non è particolarmente originale, visto che è sempre lo stesso, ma il messaggio arriva forte, chiaro, senza possibilità che venga equivocato.
No alla Multiproprietà… Un grido di denuncia, un'esortazione a far sì che quello che è accaduto alla Salernitana (e che sta iniziando a riguardare anche il Bari) non si verifichi più. I supporters granata, colpendo in luoghi sensibili del mondo del calcio, si rivolgono direttamente al Palazzo, affinchè il governo dell'universo pallonaro possa trovare il modo di porre rimedio ad un quadro normativo che mortifica i sogni di piazze gloriose. E anche molto "calde". Almeno fino a qualche tempo fa.
Tre parole, non quelle della canzone di Valeria Rossi, ma quelle scelte dai tifosi del club dell'ippocampo che rappresentano un accorato appello affinchè la parte più romantica di questo sport, quella in grado di far innamorare da sempre milioni di tifosi in tutto il mondo, non venga messa da parte definitivamente, sacrificata sull'altare delle plusvalenze, delle logiche di bilancio e dinamiche di galleggiamento che sortiscono come unico effetto, tutt'altro che imponderabile, di allontanare i tifosi dalla loro squadra del cuore, fino a poco tempo fa autentica ragione di vita.
In attesa che anche altre iniziative, come il Comitato etico che Generazione Donato Vestuti propone per approfondire la questione, per provare ad aprire un fronte di discussione a livello nazionale sul tema delle multiproprietà, la protesta continua. E la frattura tra gran parte della tifoseria e la società granata rischia di diventare insanabile.