A far scattare l'allarme è stato sicuramente il controverso caso tamponi in casa Lazio, sul quale proseguono indagini, approfondimenti e polemiche. Il dato certo è che la Serie A è pronta a rivedere le sue regole e la Serie B potrebbe fare altrettanto. Il presidente della Federazione dei medici sportivi Maurizio Casasco a stretto giro di posta dovrebbe consegnare le nuove linee guida da inserire nel protocollo per modificare, in particolare, le modalità di isolamento dei positivi nel gruppo squadra e, soprattutto, per centralizzare i tamponi, come suggerito da Gravina. L'obiettivo del numero uno della Figc è quello di uniformare i responsi ed evitare anche provvedimenti diversi a seconda delle Asl di riferimento. Sulla questione sono stati già avviati i contatti col Comitato tecnico scientifico. Va individuata una struttura di riferimento per i tamponi (al momento la favorita sembrerebbe la Synlab, utilizzata anche dalla Uefa e dalla Liga) e perciò saranno richiesti vari preventivi. L'altra idea è quella della "bolla", stile Nba, per evitare ai calciatori l'isolamento fiduciario a casa e gli spostamenti tra l'abitazione e il centro d'allenamento. In caso di una positività il gruppo squadra, per evitare contatti con l'esterno, dovrebbe isolarsi nello stesso centro sportivo o comunque in un albergo o in una struttura precedentemente individuata. Multa salata inoltre per i calciatori che dovessero violare la bolla, anche per rispondere alle convocazioni della Nazionali. Potrebbe essere quindi convocato un consiglio informale nei prossimi giorni per esaminare il tutto, con la Serie A pronta a cambiare le normative. Poi toccherà, a ruota, anche a Serie B e C, tenendo conto ovviamente del fattore economici ovvero della sostenibilità dei costi.
