Pasquetta amara per la Salernitana: il Bologna vince per 3-0

Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia per la Salernitana che subisce un’altra sconfitta, la numero venti di questo campionato, e continua il calvario verso la serie B. Un’amara Pasquetta quella vissuta dagli oltre mille tifosi al seguito dei granata che, a Bologna, hanno assistito all’ennesimo strazio stagionale. Colantuono, per sua stessa ammissione, ha provato a ripartire dalle cose semplici, ma il gol subito dopo nemmeno un quarto d’ora di gioco ha complicato i piani dei granata. Orsolini inventa, Saelemaekers lo segue, Lykogiannis sigilla. Sul fronte opposto Simy fallisce, Candreva pure. Il copione non cambia. La Salernitana non trova la via d’uscita dal tunnel. Compleanno amaro per il presidente Iervolino, che oggi spegne 46 candeline. E’ volato a Dubai con la famiglia. Ed è da lì che ha seguito la sfida della Salernitana a Bologna ed ha assistito ad un altro tonfo. Dall’inizio del 2024 i granata hanno conquistato due dei trentasei punti disponibili. Anche dopo la partita con l’Empoli che poteva rappresentare la gara spartiacque e rilanciare la Salernitana nel cammino verso la salvezza, si è continuato a sprecare le occasioni residue. Il tris, fallito, di scontri diretti (contro Udinese, Cagliari e Lecce) ha definitivamente tarpato le ali dei granata che adesso rischiano addirittura di battere il record negativo in serie A, detenuto dal Pescara, retrocesso con 20 punti nella stagione 2016-2017. La speranza di tutti è che di questa deleteria somma di errori la società granata possa fare tesoro e possa evitare di perseverare in futuro. Il fondo è già stato toccato, raschiato, e sarebbe opportuno evitare di scavare ancora. Adesso è necessaria una seria programmazione. Il tempo dell’improvvisazione è terminato. Nel mezzo ci sono altre otto, lunghe, partite che attendono i granata. Ci si aspetta sempre uno scatto d’orgoglio, per non trasformare queste otto giornate in una lenta agonia. Del resto, come diceva il grande Eduardo: “Ha da passà ‘a nuttata”.