Il diesse granata racconta la sua estate tra i paletti imposti dalla proprietà e descrive il suo mercato "furbo"

Petrachi: “Dovevamo rientrare di almeno 30 milioni”

"Credo in Wlodarczyk, è un giocatore veloce, forte, sono convinto che possa ritagliarsi il proprio spazio"
Michele Masturzo

Gianluca Petrachi via Zoom svela tutti i paletti tra i quali è stato costretto a muoversi per operare sul mercato in questa prima difficile estate granata. Come richiesto dalla proprietà, il diesse, che sa di giocarsi una fetta importante della sua carriera, ha dovuto cedere i pezzi pregiati per fare cassa, così da ripianare le perdite registratesi nella scorsa disastrosa stagione e da tagliare un monte ingaggi non sostenibile per un club retrocesso in Serie B.

«Ho tracciato una linea. La società e la proprietà mi avevano chiesto di rientrare di almeno 30 milioni dopo le perdite economiche dello scorso anno. Bisognava cercare di rientrare dopo un’annata disastrosa economicamente e sportivamente. Poi mi è stato chiesto di fare una squadra giovane e sostenibile e che potesse rendere il club virtuoso».

Con prestiti, operazioni “furbe” e qualche colpo in prospettiva, l’operatore di mercato della Salernitana ha poi cercato di mettere a disposizione di mister Martusciello la miglior squadra possibile, riuscendo comunque ad ingaggiare elementi del calibro di Ferrari e Torregrossa, che potranno dare una mano importante ai compagni più giovani. Petrachi ha poi svelato alcuni retroscena sulla scommessa Wlodarczyk, calciatore nel quale il diesse granata crede fermamente.

«Wlodarczyk lo seguo da tempo, mi è sempre piaciuto. Lo volevano anche squadre di serie A ad inizio mercato ma il costo del suo cartellino non scendeva. Quando un po’ avevo perso le speranze, un intermediario mi ha chiamato e mi ha detto che c’era la possibilità di prenderlo con un prestito oneroso, con diritto che poteva diventare obbligo. Nonostante la sua stazza è un giocatore veloce, forte, sono convinto che possa ritagliarsi il proprio spazio».

Di base, la Salernitana non vorrebbe attingere al mercato degli svincolati. Ma se nei prossimi giorni ci fossero ancora delle uscite (Legowski in Polonia, Valencia in Grecia), qualcosa potrebbe ancora succedere, senza andare a gravare eccessivamente sui conti del club.

«Se dovesse uscire qualcuno, possiamo anche pensare di fare qualcosa per gli svincolati. Il discorso Joao Pedro vale per tutti gli altri svincolati. Ma la valuteremo bene la cosa. Io penso che più si alza la qualità, più c’è competizione. Staremo a vedere».  

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