“Sono venuto con tanto entusiasmo – dice – sappiamo che si viene da un’amarissima retrocessione. A Milan quando mi ha chiamato ho detto che mi sarebbe piaciuto venire prima per aiutare la Salernitana a salvarsi, perché secondo me era nelle sue corde. Anziché guardare la categoria, ho pensato a quello che Salerno, come empatia, poteva darmi. Dico con grandissima umiltà che ce la metterò tutta e farò di tutto per dare soddisfazioni alla piazza. Per come è retrocessa, è stato disarmante. La tifoseria, però, è retrocessa dignitosamente, ha portato tantissima gente allo stadio e in trasferta non ha fatto grandi contestazioni, anzi anche manifestazioni di passione che hanno sorpreso. Significa che questa città ha imparato dal passato”.
“Ci sono sì giocatori buoni, come dice il presidente, ma bisogna capire quanti vogliono rimanere a Salerno. Ne ho chiamati tanti e non è che c’è tutta questa voglia di restare qui perché vogliono conservare la categoria. Ho risposto che chi non se la sente può farsi da parte: detto a loro e agli agenti. Chi viene deve avere maglia sudata. Ci sono difficoltà oggettive, siamo partiti in ritardo e questo è palese. Ci sono tempi che nel calcio devono essere rispettati ma è accaduto perché c’era trattativa in corso per la cessione della società. Il ritardo ha creato un filino di disagio a chi doveva decidere e ha creato disagio anche a me. Le cose vanno dette con chiarezza guardando in faccia la gente. Con la retrocessione, la società deve contenere i costi e fare un progetto sostenibile, perché non so quanti Iervolino possano venire a Salerno e mettere i soldi. Ho trovato un presidente ferito, deluso: la mazzata l’ha presa anche lui. Insieme al dottor Milan, che era pure lui neofita del calcio e non era abituato a certe dinamiche, ha ammesso di aver commesso degli errori. Mi sarebbe piaciuto arrivare quando Iervolino ha messo tanti soldi. Adesso c’è un progetto sostenibile perché non ci sono più tanti denari e su questa sostenibilità sto lavorando. Quando non ci sono tanti soldini, bisogna far leva sulle idee.