La Salernitana cambia e già dal primo allenamento gestito da Paulo Sousa si vedono anche delle facce nuove. La fase di attivazione fisica viene affidata al preparatore Luis Sala. Nei primi esercizi con la palla si notano il vice Manuel Codeiro e il collaboratore tecnico Victor Sanchez Lladò, mentre resta dietro le quinte il match analyst Cosimo Cappagli. Rimangono nello staff gli allenatori dei portieri Rampulla e Lamberti, i preparatori atletici Celia, Tozzi e Laurino (che si occuperò del recupero infortunati), l’altro match analyst Antonini e Franck Ribery, al quale spetterà il compito di far comprendere rapidamente quali fossero i problemi effettivi della Salernitana di Nicola. Il transalpino potrebbe scalare posizioni in termini di gerarchie dopo il cambio tecnico.
Dopo i 40 minuti di riunione con la squadra, per cercare di trasmettere ai calciatori serenità, ma anche decisione, Paulo Sousa in campo insiste su concetti semplici: intensità e capacità di andare oltre lo sforzo per vincere i contrasti ed essere pimpanti. Dopo di che il tecnico lusitano fa piazzare delle sagome in campo e, in mezzo alle stesse, fa muovere i giocatori, per far comprendere chiaramente che tipo di movimenti si aspetta da loro. Di sicuro la Salernitana inizierà a curare con attenzione il possesso palla e questo significa che verranno privilegiati gli elementi in possesso di qualità tecniche, ai quali però verrà chiesto tanto lavoro anche in fase di non possesso.
Paulo Sousa, che ha già messo diversi trofei in bacheca da allenatore, dopo una carriera importante da calciatore, è ora pronto a lottare per un obiettivo diverso, la salvezza, che intende raggiungere senza rinnegare i principi (calcistici) in cui crede fermamente.
Prende forma la nuova Salernitana di Paulo Sousa
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