Antonio Raimondo, secondo rinforzo per l’attacco del team dell’ippocampo, ha origini salernitane. Sia la famiglia del papà che quella della mamma hanno radici nel Cilento. La punta proveniente dal Bologna lo scorso anno con Breda ha fatto molto bene in termini realizzativi e punta a ripetersi in granata.
“Non tutti lo sanno, ma sono originario di Ascea, ho molti parenti là e mia madre, mio padre e mio fratello sono nati a Vallo della Lucania. Insomma qui a Salerno sono di casa. Ho imparato a giocare con gli amici al parco, da lì è nata la mia passione, anche se all’inizio non mi piaceva, fino a 6 anni non avevo giocato. Mio padre una volta mi ha portato allo stadio a Salerno, ma ero troppo piccolo e non ricordo. È tutto bellissimo. Sento già il calore dei tifosi, quando sono sceso dal treno a Salerno ho trovato 20 gradi. Mi sono sentito a casa e non vedo l’ora di iniziare. Cercherò di dare tutto me stesso per raggiungere l’obiettivo della squadra. Voglio fare gol e assist. Il mister è stato fondamentale, lui mi ha chiamato per farmi venire. Se sono qui è merito suo, abbiamo un bellissimo rapporto dallo scorso anno. Con lui ho vissuto il mio miglior momento, voglio ripetermi. Credo molto nella salvezza, come tutti. Non vedo l’ora di giocare per dimostrare chi sono. Ho parlato con Soriano, Amatucci e Tongya e mi hanno detto che la piazza è bellissima. Vogliamo risollevarci. La convocazione all’Europeo Under 21 è uno dei miei obiettivi, spero che la Salernitana possa aiutarmi e che io possa aiutarla. Sono carico, vi aspetto tutti allo stadio. Sono sicuro che faremo una grande partita. Forza Salernitana”.