Ribery: «Per diventare campioni serve un fuoco dentro»

Michele Masturzo

“Il mio obiettivo è diventare allenatore. Nei miei 12 anni al Bayern il rapporto migliore l’ho avuto con Hitzfeld, Heynckes e Ancelotti, che è un uomo davvero eccezionale. Con loro ho reso al meglio perché avevo la testa libera di pensieri e mi divertivo come un bambino”. In un’intervista concessa a Sport Bild, Frank Ribery ha parlato della nuova avventura che si sta preparando ad affrontare. Dopo aver dato l’addio al calcio giocato a causa dei problemi al ginocchio che lo hanno costretto anche ad operarsi di recente, l’asso transalpino è entrato a far parte dello staff di Nicola prima e poi è stato confermato anche da Paulo Sousa ed ha iniziato a studiare per diventare allenatore, convinto che “sia importante creare un rapporto umano con i giocatori, per far sì che rendano al meglio”.
Ribery, parlando dei campioni del Bayern Monaco che idealmente hanno raccolto la sua eredità, come Gnabry e Sanè, indirettamente dà un consiglio anche ai granata: “Bisogna avere il fuoco dentro – ha detto a Sport Bild –. Io ho dovuto lottare duramente per avere la possibilità di stare al Bayern. Per essere fra i migliori al mondo bisogna lavorare intensamente. Il mio obiettivo era arrivare in cima. Per stare ad altissimi livelli bisogna desiderare di migliorare ogni giorno. Indipendentemente dal valore che il giocatore ha già dimostrato di avere. Bisogna continuare a spingere sull’acceleratore”.

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