Il campionato ripartirà al 99%, ma probabilmente non si concluderà: è questo il pensiero di Giovanni Malagò, sempre più scettico in merito alla ripresa dei tornei di calcio. Il numero uno del Coni, a Radio2, ha confessato tutte le sue perplessità. «Si sta facendo di tutto per ricominciare – ha detto-, per mettere il sistema in condizione di ripartire». Dopo la Giunta Coni, il presidente ha aggiunto: «Ritengo che dopo tutti gli sforzi ci siano grandi possibilità che il campionato possa iniziare nella data auspicata. Credo ce ne siano meno che una volta che parta possa poi finire». «Per sapere poi quante chance ci sono che il campionato finisca bisognerebbe avere la palla di vetro – ha continuato Malagò- ; è il vero rischio, l’ho detto già due mesi fa con serenità: in Germania hanno fatto un accordo con i calciatori se le cose non riescono a chiudersi, nel caso italiano l’obiettivo unico è quello di cominciare». «È una questione culturale, questa mentalità del ‘partiamo e poi vediamo’ io non ce l’ho – ha detto ancora -; secondo me nella vita serve sempre avere una alternativa, per evitare di compromettere una situazione già molto complessa». «Il Dl Rilancio – continua- può fornire un assist, poi ognuno deve assumersi delle responsabilità. Non riguarda solo il discorso di promozioni e retrocessioni, ma anche le questioni legate ai broadcaster e ai calciatori. Secondo me il mondo del calcio dovrebbe riunirsi anche con allenatori e medici sportivi per trovare una soluzione». Infine ha aggiunto che questa lotta tra alcuni medici ed il Comitato tecnico scientifico, in particolare sulla questione quarantena “non lo appassiona”.
Ripresa calcio, Malago’: «Il campionato riprende, ma potrebbe anche non finire»
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