Da Lecce danno per fatto l'ingaggio di Tutino, si profila l'ennesima figuraccia

Ritiro senza rinforzi: il mercato slitta al rientro a Salerno

Tanti i dietrofront incassati dal club. La Salernitana ha perso il suo appeal
Antonio Esposito

Gennaro Tutino lascerà Napoli in questa sessione di mercato. Il trasferimento per l'attaccante è alle porte, con il Lecce che ha fatto il passo decisivo per arrivare al giocatore. Come riporta Tuttomercatoweb, Pantaleo Corvino avrebbe beffato la Salernitana che era forte sull'attaccante. Se fosse confermata questa notizia si tratterebbe dell'ennesima figuraccia di questa società.

Premettiamo però una cosa. Tutino non è Cristiano Ronaldo ed il suo ingaggio rappresentava il minimo sindacale per dare un segnale di ripartenza dopo la passata stagione. Tutino un buon giocatore ma nulla di eccezionale. Il problema che andiamo a rappresentare è che questa società, questo direttore, non riescono mai a chiudere con semplicità nessuna operazione di mercato, neppure le più marginali. Non parliamo di Forte o Pettinari parliamo di un giocatore, Tutino che ad Empoli era in panchina ed a Cosenza ha avuto il suo rilancio prima di andare in Toscana.

Nel frattempo chi è a Sarnano a seguire il ritiro racconta di Castori che chiede calciatori anche perché nelle perle di questo ritiro Micai è stato bocciato, si punta su portieri che non giocano da tempo e per ora si rischia di creare un caso con un giocatore che ha ancora tre anni di contratto con la Salernitana. Tra le notizie di mercato dopo il ritorno del figliol prodigo Casasola Castori a breve potrebbe avere a sua disposizione l'irriverente Kiyine, genio e sregolatezza. Al rientro a Salerno dopo l'inutile ritiro a Sarnano con una squadra cantiere e tutt'altro che definita potrebbero aggiungersi Kupisz, uno tra Schiavone e Palmiero (più il primo che il secondo), ma anche Buongiorno, Coulibaly e – forse – Gyomber. Il condizionale è d'obbligo ma l'andamento di questo mercato così come quelli precedenti fatti dal signor Fabiani sono in fotocopia.

Telenovele per acquistare un calciatore, nome dato in pasto al pubblico per poi virare su altri obiettivi o ingaggiare il classo flop di mercato dopo una corte serrata per spacciarlo come il grande colpo. Tutto già visto, tutto già sentito. Nulla di nuovo sotto il sole.

Un mercato dei dietrofront come scrive Le Cronache. Palmiero potrebbe andare a Pescara, ennesimo rifiuto. E' di ieri l'ufficializzazione del passaggio dell'attaccante Buonaiuto dal Perugia alla Cremonese. Un altro obiettivo, anche se non primario, della Salernitana che cede alla corte di un altro club cadetto. Il terzo no di giornata, infine, è quello dell'esterno d'attacco Dalmonte uno dei primi nomi fatti da Castori alla società. Il funambolico sudamericano di proprietà del Genoa ha infatti scelto il neopromosso Vicenza, snobbando la proposta della Salernitana. Oltre a Palmiero, Dalmonte e Buonaiuto rischiano di saltare anche altre due trattative importanti.

Il centrocampista Luperini, altro nome fatto in tempi non sospetti da Castori, sta infatti per accettare la proposta dell'Entella mentre all'attaccante della Juve Stabia Forte è arrivata un'offerta importantis-sima da parte del Pordenone. La tattica attendista della Salernitana sul mercato ancora una volta rischia di non pagare, anzi stavolta rischia di fare danni irreparabili. Basterebbe questo per spingere il signo Fabiani a rassegnare le dimissioni ed a Lotito e Mezzaroma il compito di spiegare alla piazza perché Salerno ha perso il suo appeal con tanti giocatori che preferiscono realtà più piccole e marginali rispetto alla Salernitana. E non veniteci a raccontare la favola delle pressioni e delle tensioni. Salerno è una città civile ed ha deciso di allontanarsi dalla squadra del cuore per colpa di questa proprietà nonostante l'amore incondizionato per la maglia.

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