Rosina ed il 4-3-3: ecco le prime spine per Bollini

Redazione

La risposta un po’ piccata e molto tecnica di Bollini sul 4-3- 3 e sulla posizione di Rosina lascia intendere che in casa Salernitana la questione è già stata trattata e dibattuta e rappresenta, almeno per ora, e con questi interpreti, un nervo scoperto. Sia per struttura fisica che per caratteristiche il modulo proposto da Bollini nella prima uscita ufficiale dei granata non ha convinto del tutto. Di buono c’è stato il carattere della squadra, la determinazione, la capacità di non disunirsi dopo il pari dell’Alessandria, i gol di Bocalon e Sprocati che fanno morale. Di negativo gli esterni di difesa bloccati per 90 minuti , Mantovani, in un ruolo non suo surclassato da Sestu al punto da costringere l’allenatore a invertire gli esterni nella ripresa. Anche sul discorso del terzino sinistro e sulla assenza di alternative la risposta piccata dell’allenatore in sala stampa evidenzia un disagio non di poco conto. Bollini si aspetta altro dal mercato. Cerca interpreti adeguati per il 4-3-3 ma va da se che se non si riesce a trovare la quadratura del cerchio non può insistere troppo su questa strada. Il rischio è un corto circuito tattico. Già lo scorso anno questa squadra ha fatto i conti con dubbi e perplessità sul modulo. Sannino con il 3-5-2 e poi Bollini con il 4-3-3 ma senza esterni adeguati alle indicazioni del mister. L’auspicio è che in caso di crisi di rigetto questa squadra sia in grado di abdicare il 4-3-3 per un più prudente 4-4-2 o 4-3-1-2 perché chiedere a Rosina a 33 anni suonati di correre su e giù per la fascia si richia solo di danneggiare il giocatore e la stessa Salernitana. https://www.youtube.com/watch?v=gjCVgfi04G0

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