Lo schema non è rigido. Nicola pensa ad un 4-3-3 in grado di modificarsi facilmente nel corso della partita. In partenza la Salernitana conferma a Lecce la difesa a quattro ma, rispetto all’ultima gara con il Napoli, cambia qualcosa tra attacco e centrocampo, negli uomini ma soprattutto nei movimenti. La punta centrale è sempre Piatek, atteso dal gol che gli manca da due mesi e mezzo (2-2 con la Cremonese). Ai suoi lati Dia e Candreva. Rispetto a quest’ultimo, il senegalese dovrebbe avere maggiore libertà di offendere. A Candreva anche il compito di dare una mano al centrocampo a tre che, con il suo apporto, può mettersi anche a quattro. Di qui la possibile scelta di mettere Vilhena e non Nicolussi Caviglia con l’olandese che, all’occorrenza, può allargarsi sulla sinistra. In mezzo al campo si rivede Bohinen, l’altra maglia va a Coulibaly. Parte dalla panchina l’ultimo arrivato Crnigoj. In difesa il ruolo di terzino destro va a Sambia, a sinistra conferma per Bradaric. Al centro coppia inedita composta dal neo acquisto Troost Ekong e da Bronn, in vantaggio su Lovato. Pirola non è al meglio. A Lecce la Salernitana dovrebbe giocare con questo undici in base al 4-3-3 di partenza. Tra i pali Ochoa. In difesa Sambia, Troost-Ekong, Bronn e Bradaric. A centrocampo Coulibaly, Bohinen e Vilhena. In avanti Candreva, Piatek e Dia. In panchina Bonazzoli.
Salernitana, 4-3-3 inedito a Lecce
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