Salernitana all’esame Livorno: dopo Cosenza e Trapani non c’è 2 senza tre

Redazione

Dieci punti nelle prime cinque partite è il miglior avvio dal ritorno in serie B della Salernitana. Un avvio promettente e tutt’altro che scontato per una squadra che qualche mese prima si era salvata agli spareggi a Venezia ai calci di rigore. La cura Ventura sta dando risultati importanti ma ora, al di là dei punti in classifica il mister deve far quadrare i conti per via di una formazione ridimensionata dalle assenze, ben sette alla vigilia della sfida con il Livorno tra infortunati e lo squalificato Kiyine, che obbligano il mister ligure a presentare una compagine ridotta almeno numericamente. Una emergenza non prevista e che rischia di rallentare il processo di crescita avviato dall’allenatore. Finora, in cinque gare abbiamo visto cinque atteggiamenti differenti. La vittoria convincente con il Pescara, quelle rocambolesche con Cosenza e Trapani in trasferta con in mezzo lo stop, senza attenuanti con il Benevento e poi la gara con il Chievo. Trenta minuti da dimenticare e 60 da cui ripartire per intensità, determinazione ed atteggiamento tattico. Tutte facce della stessa medaglia di una squadra che sta trovando nelle motivazioni, nel gruppo e nella spinta del suo allenatore la rivincita dopo un campionato, quello ormai in archivio, che ha lasciato ancora parecchie ferite aperte. Livorno è un altro esame per Di Tacchio e soci. La Salernitana può e deve giocare da Salernitana come ha fatto nel secondo tempo. Ci sarà da soffrire in toscana ma questa squadra, almeno al momento, sembra esaltarsi proprio quando va sotto pressione o in difficoltà. E’ accaduto quasi sempre ad eccezione della sfida con il Benevento. A Livorno la terza trasferta dopo due vittorie esterne. Viene facile pensare che non c’è due senza tre.

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