Il giovane attaccante francese passa alla Lazio. Resta il nodo Dia

Salernitana, altre cessioni dopo Tchaouna

La società granata conta di incassare 30 milioni dal mercato in uscita
Alessandro Ferro

Ancora senza direttore sportivo, sono il presidente Danilo Iervolino e l’amministratore delegato Maurizio Milan ad occuparsi delle vicende di mercato della Salernitana. In attesa dell’apertura ufficiale della sessione estiva, questo periodo di giugno è già importante tra accordi preliminari e gestione dei riscatti dei prestiti. Ad esempio è stato definito il passaggio di Loum Tchaouna alla Lazio, operazione che da tempo vi stavamo raccontando. La società biancoceleste paga gli 8 milioni previsti dalla clausola ma alla Salernitana ne entrano circa 4 perché c’è il 40% sulla rivendita da dare al Rennes e ci sono anche le commissioni per gli agenti. Per il momento la Lazio prende solo Tchaouna dopo aver dialogato anche per Dia, Coulibaly, Kastanos e Pirola. L’attaccante senegalese rischia di essere ancora una spina nel mercato granata. Non accetta proposte dall’Italia perché vuole giocare in Premier League. La Salernitana al momento valuta Dia sui 15-16 milioni ma sarebbe disposta ad accettare un’offerta più bassa dalla Premier pur di chiudere una vicenda che si trascina da troppo tempo, con tutti i problemi che conosciamo. Altri 4 milioni arriveranno dalla cessione di Coulibaly. Non mancano gli interessamenti per Pirola, Bradaric e Maggiore. Da valutare le posizioni di Daniliuc e Lovato dopo i prestiti con Salisburgo e Torino. Torna dall’esperienza al Verona Federico Bonazzoli il cui futuro è tutto da decifrare. Ha un ingaggio pesante per la serie B di 2,9 milioni lordi. Le strade sono due: o resta allungando il contratto in scadenza nel 2026, così da spalmare lo stipendio, oppure va via, ancora in prestito o in modo definitivo. Una sua eventuale partenza è comunque condizionata dall’ingaggio, senza dimenticare che due anni fa la Salernitana pagò alla Sampdoria più di 5 milioni per il cartellino. Rientrano dai prestiti anche Sepe, Bronn e Mamadou Coulibaly.

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