57 punti conquistati nell'anno solare (31 in 16 incontri con Castori, 26 in 19 match con Ventura) per una media di 1,62 punti per gara (che si avvicina a quelle fatte registrare negli anni delle ultime promozioni ottenute dal club di Lotito e Mezzaroma). Non basta la sconfitta di Monza nell'ultima partita disputata nel 2020 per cancellare quanto di buono fatto dalla Salernitana alla quale nella passata stagione sono mancati solo… i play off. E non è una cosa da niente, ovviamente. Dopo il calo fatto registrare da Di Tacchio e soci nel finale dello scorso torneo, è spettato a Castori e ai suoi guerrieri il compito di risollevare il morale dell'ambiente e di far risalire anche la media punti della Salernitana.
Certo, non sarà particolarmente bella da vedere la sua squadra e gli esteti del calcio avranno da ridire, ma i granata guidati dal tecnico marchigiano stanno viaggiando a quasi 2 punti di media e, a parte le sconfitte rimediate sui campi di Spal, Brescia e Monza, hanno meritato la vetta della classifica, dimostrando cinismo e compattezza. E mostrando alle volte anche la faccia "cattiva", all'occorrenza.
E' proprio da qui che la Salernitana proverà a ripartire: domani i granata sono attesi dalla prima partita del 2021, l'ultima del girone di ritorno, e proveranno a difendere la vetta, facendo valere il fattore campo. All'Arechi, d'altronde, la Salernitana nel 2020 ha fatto vedere le cose migliori, soprattutto con Castori (20 punti in 10 gare, 2 di media a partita), che vanta il miglior rendimento interno della categoria. Sulla strada dei granata ci sarà un Pordenone sbarazzino, che in trasferta gioca senza timori reverenziali. Ma Tutino e Djuric, rimasti a secco al Brianteo, hanno voglia di riprendere la marcia e la Salernitana proverà in tutti i modi ad arrivare alla sosta in vetta alla classifica. Un dato che potrebbe stuzzicare anche la proprietà, stimolandola in vista della riapertura del mercato, fissata sempre per domani.