Si riparte da qui, dai fischi dei tifosi al termine di Empoli-Salernitana. Fischi inesorabili, inevitabili per una partita indecente dei granata, attesi da una prova di carattere per cercare la prima vittoria in campionato. Ed invece è arrivata una prestazione senza né capo né coda che rende sempre più complicata la situazione perché non si può perdere in questo modo. Al presidente Iervolino il compito di individuare responsabili e soluzioni. Paulo Sousa è al centro di alcuni ragionamenti ma la società, per il momento, va avanti così. Fra due giorni si gioca con l’Inter, probabilmente il club granata aspetterà anche la trasferta di Monza per fare una valutazione più completa prima della sosta. D’altronde Iervolino a San Matteo aveva detto “aspettiamo nove giornate per fare un primo bilancio”. La frase “questi siamo” per giustificare le prestazioni negative della Salernitana non è corretta. Ci sono altre squadre che non hanno certo organici superiori ma che stanno facendo meglio. Perché trovano soluzioni alternative e allora perché, ad esempio, non cambiare modulo? Anche perché i vecchi non stanno rendendo mentre, tra i giocatori nuovi, soprattutto Cabral ma anche Martegani stanno dando il loro apporto e Legowski meriterebbe forse più spazio. Se Mazzocchi e Bradaric mostrano difficoltà rispetto al passato perché non passare alla difesa a quattro? Anche Gyomber e Kastanos sono sotto-prestazione. Nella Salernitana stanno venendo meno le certezze e si è attivata una pericolosa spirale negativa, come testimoniano i pali di Cabral e i continui infortuni. L’ultimo è quello di Candreva che, come Coulibaly e Ikwuemesi, dovrebbe rientrare dopo la sosta. Nonostante i tanti infortuni (nove in questa stagione) le alternative ci sono, bisogna sfruttarle provando anche a cambiare strada, senza incaponirsi su Botheim, che ha avuto già tante occasioni, o su Bohinen, che forse andrebbe meglio in un centrocampo a tre, come ha dimostrato in passato.
Salernitana, avanti con Paulo Sousa ma valutazioni in corso
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