La Salernitana si ritrova dopo il rompete le righe ordinato da mister Colantuono al termine della sgambatura con la Primavera di sabato pomeriggio. Al Mary Rosy il trainer granata, che attende il rientro di tutti i nazionali, entra nel vivo della preparazione del suo quarto debutto sulla panchina del team dell’ippocampo.
Al Mapei Stadium, in casa del Sassuolo, la Salernitana è attesa da un compito tutt’altro che semplice. Colantuono dovrà trovare il modo adeguato di schierare la squadra per complicare i piani del collega Grosso, che schiera i suoi con un 4-2-3-1 a trazione decisamente anteriore (non a caso i neroverdi hanno col Pisa il miglior attacco della Serie B) e che sta diventando decisamente efficace, soprattutto dopo il ritorno a disposizione di Laurientè (capocannoniere dei suoi con 5 centri) e capitan Berardi (che ha già sfornato 4 assist per i compagni).
Senza lo squalificato Stojanovic, con Torregrossa e Maggiore fermi ai box, con Sepe, Tongya e Jaroszynski che ancora non sono tornati ad allenarsi in gruppo, mister Colantuono spera di poter impiegare almeno a gara in corso Reine-Adelaide. Nel 3-5-2 con cui il trainer granata dovrebbe schierare i suoi nella prima uscita, però, in mediana dall’inizio potrebbero giocare Tello e Soriano ai lati di Amatucci, in una soluzione tattica che consentirebbe a turno alle mezzali granata di appoggiare la manovra offensiva e di affiancare Verde (tenuto precauzionalmente a riposo sabato da Colantuono) alle spalle dell’unico centravanti di ruolo, con Wlodarczyk e Simy che dovrebbero dar vita ad una staffetta. Solo nel caso in cui Tongya dovesse tornare a disposizione già per sabato, Colantuono potrebbe valutare la possibilità di modificare la sua idea di partenza. In difesa, l’unico certo del posto è l’ex di turno Ferrari, mentre Bronn, Ruggeri e Velthuis si giocano le altre due maglie disponibili (in attesa di indicazioni sull’eventuale recupero di Jaroszynski). Sulle corsie laterali agiranno Ghiglione e Njoh.
Partiranno dalla panchina Braaf, Kallon e Dalmonte, anche perchè in questa soluzione tattica gli esterni d’attacco potrebbero far fatica a trovare spazio, cosa che potrebbe orientare anche le scelte di mercato di Petrachi in vista della riapertura delle liste di trasferimento invernali.