Il tecnico romano ha rescisso il contratto col club granata che ora è a caccia del suo sostituto

Salernitana: Colantuono saluta, Petrachi riflette

Il diesse attende il confronto con Milan per ottenere rassicurazioni e non esclude la possibilità di fare un passo indietro
Michele Masturzo

Sono ore frenetiche in casa Salernitana. Stefano Colantuono, che ha risolto ufficialmente il contratto che lo legava al club granata fino a giugno, non solo non guiderà più la prima squadra, ma non tornerà nemmeno a ricoprire l’incarico di Responsabile del Settore Giovanile. Termina con la sconfitta di Catanzaro, dunque, la quarta esperienza sulla panchina granata del tecnico romano, che ha raccolto appena 5 punti in 7 partite.

Prima di parlare del successore di Colantuono (in queste ore tanti allenatori si sono proposti, tanti altri sono stati suggeriti da procuratori e consiglieri) ci sarà un altro aspetto da chiarire. Ed è quello relativo alla prosecuzione dell’avventura a Salerno da parte del direttore sportivo Gianluca Petrachi. Il diesse negli scorsi giorni avrebbe già bloccato almeno due giocatori da ingaggiare immediatamente alla riapertura delle liste di trasferimento, ma non avrebbe ricevuto l’ok da parte della società, che anzi, avrebbe tentennato di fronte alla possibilità di concludere le prime operazioni.

E questo sebbene sia stato dichiarato pubblicamente che è stato stanziato un budget (alla fine fissato in 5 milioni, inclusi gli stipendi percepiti dai calciatori) per la sessione invernale del calciomercato che aprirà ufficialmente i battenti giovedì 2 gennaio.

Petrachi vuole vederci chiaro e la questione allenatore è di conseguenza sospesa. Il diesse granata vuole comprendere se effettivamente si stia per registrare l’ingresso in società di una nuova figura in grado di immettere risorse ed entusiasmo e se ci sia concretamente la possibilità di muoversi sul mercato così come richiede la situazione di classifica della Salernitana per lottare al fine di mantenere la categoria. Se queste rassicurazioni non dovessero arrivare e se non ci fosse, tra tre giorni (non tra qualche settimana) la possibilità di procedere subito con le prime operazioni, non è da escludere nemmeno un passo indietro da parte dello stesso Petrachi. Con tutto ciò che questo potrebbe comportare.

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