La Salernitana sfiderà la Carrarese con il 3-5-2 ma, rispetto alla gara persa in casa del Sassuolo, mister Colantuono apporterà alcuni correttivi, sia dal punto di vista degli interpreti sia dal punto di vista tattico. Uno degli interni di centrocampo, a turno, si dovrà “alzare” in fase di possesso per supportare la manovra offensiva, e poi dovrà tornare a fare densità in mezzo in quella di riconquista del pallone. Questo per evitare che le punte possano soffrire di solitudine, come accaduto al Mapei Stadium. Servirà anche parecchia spinta da parte degli esterni, senza pregiudicare l’equilibrio complessivo della squadra.
Colantuono sembra avere le idee abbastanza chiare sull’undici da opporre ai toscani e scioglierà in extremis gli unici due ballottaggi ancora in atto. Il primo riguarda il braccetto di sinistra in difesa: se giocasse Ruggeri, Jaroszynski farebbe l’esterno; se il polacco venisse arretrato sulla linea dei difensori, sulla corsia mancina verrebbe impiegato Ghiglione.
Per quanto riguarda il centravanti, come rivelato dallo stesso allenatore, non ci sono gerarchie, gioca chi in settimana dimostra di essere più in palla: considerando che Wlodarczyk ieri ha segnato una doppietta contro l’Under 17, la sensazione è che il giovane polacco possa spuntarla nuovamente su Simy.
Ricapitolando, la Salernitana potrebbe scendere in campo con Sepe in porta; Bronn, Ferrari ed uno tra Jaroszynski e Ruggeri in difesa; Stojanovic ed uno tra Ghiglione e Jaroszynski a sinistra; Reine-Adelaide, Amatucci e Soriano in mediana; Verde e presumibilmente Wlodarczyk in avanti.
Con l’ingresso di Hrustic, Kallon e Braaf nella ripresa, la Salernitana potrebbe passare ad un assetto a trazione anteriore, in caso di necessità.
Maggiore ha disputato una parte della sgambatura all’Arechi e sarà convocato, Torregrossa proverà a rendersi disponibile almeno per la panchina (ma al momento sembra ipotesi complicata), ancora indisponibili Tongya, Njoh e Dalmonte.