La parola d’ordine è azzerare le negatività. Ripartire da quanto di buono fatto con la Lazio. Ripartire dai 60 minuti in cui la squadra di Sousa è stata compatta e intensa prima del black out. Un corto circuito durato nove minuti in cui la Lazio ha piazzato due colpi decisivi che hanno poi compromesso tutto. Deve crescere l’autostima e la convinzione in un gruppo che ha tante, troppe paure e quando va sotto non ha più la forza di risalire. Un malessere soprattutto psicologico determinato dai 44 gol subiti, peggiore difesa, e dal sesto ko nelle otto partite disputate in questo 2023. Altre note stonate il rendimento interno: ultima vittoria con lo Spezia il 22 ottobre scorso. L’ultimo gol a Lecce con Vilhena 340 minuti fa. Sousa ha le idee ancora più chiare dopo i 90minuti con la Lazio. La difesa a 3, che diventava a quattro in fase di non possesso con Bradaric costretto a fare gli straordinari potrebbe passare completamente a quattro. In rampa di lancio Sambia ma anche Gyomber che potrebbe far coppia con Pirola o Lovato. C’è anche Daniluc che non ha demeritato contro la Lazio. Bronn è squalificato. A centrocampo spazio a uno tra Bohinen e Nicolussi Caviglia per far coppia con Lassana Coulibaly. Potrebbero restare in panchina Vilhena e Crnigoj. In avanti torna Dia che farà coppia con Piatek. Bonazzoli torna tra le riserve. Capitolo portiere fonti interne alla Salernitana smentiscono che ci sia una opzione sul contratto di Ochoa che prevede il rinnovo al raggiungimento di 12 presenze. Dunque la scelta sarebbe solo ed esclusivamente legata a gerarchie e al fatto che Sepe, essendo il titolare , una volta guarito, sarebbe tornato lui tra i pali. Ochoa però aveva fatto più che bene e spera, comunque, di avere una chance
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