Salernitana, cosa ha funzionato ad Empoli e cosa no

Redazione

Ad Empoli si è interrotta la striscia positiva della Salernitana. Allo stadio Castellani i granata hanno rimediato la prima sconfitta del mese di marzo, dopo aver inanellato 3 vittorie (ad Ascoli, con Avellino e Novara) ed un pareggio (a Frosinone). Il gol segnato dall’ex di turno meno atteso, Rodriguez, tra l’altro ha interrotto l’imbattibilità di Radunovic, che è riuscito a mantenere la porta granata inviolata per 348 minuti, record stagionale. Il serbo sperava di poter chiudere ancora la saracinesca, per cercare di mettersi sulle tracce di Gomis, ma, dopo aver compiuto un bell’intervento su Donnarumma ed essere stato salvato dal palo sulla successiva conclusione a botta sicura di Caputo, il giovane estremo difensore si è dovuto arrendere alla zuccata da due passi di Rodriguez. Sul solito cross tagliato di Pasqual, nell’unica circostanza in cui Schiavi s’è fatto sorprendere alle spalle, Peter Pan, ben piazzato, è stato bravo a deviare il pallone in rete di testa. Fino a quel momento, in buona sostanza la Salernitana era riuscita a tener testa alla capolista, risultando però poco incisiva nella metà campo avversaria. Se Bocalon s’è dannato l’anima fino all’infortunio, nel 4-3-1-2 con cui Colantuono ha schierato i suoi a specchio rispetto all’Empoli, Sprocati è parso un pesce fuor d’acqua. E non è la prima volta che accade, quando non viene utilizzato da esterno nel tridente. Tra i migliori, invece, sono risultati sicuramente Kiyine e Odjer. Il primo, impiegato nel suo ruolo naturale, ha marcato a uomo Castagnetti, per impedire al regista dei toscani di avviare la manovra. Quando ha potuto, il fantasista del Chievo ha anche cercato di inventare qualcosa, ma ha predicato praticamente nel deserto. Odjer, ripescato dopo più di due mesi nel dimenticatoio, è stato sicuramente il migliore dei tre di centrocampo, tornando il bobcat capace di non fermarsi per 90 minuti, assicurando filtro e rapide ripartenze. Al contrario, invece, Ricci, incaricato di stazionare nella zona di competenza di Zajc, non sempre è riuscito a mantenere le consegne, risultando impreciso in fase di impostazione e calando alla distanza. A Colantuono l’atteggiamento complessivo della sua squadra al Castellani è piaciuto, perchè la Salernitana ha concesso pochissimo alla capolista. I granata, subito il gol, hanno accusato il colpo e nel finale, in contropiede, hanno incassato anche il raddoppio dei toscani. Una punizione troppo severa rispetto a quanto aveva espresso fino a quel momento il campo.

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