Il Frosinone si aggiudica lo scontro diretto tra retrocesse pericolanti e si tira momentaneamente fuori dalle sabbie mobili della classifica, nelle quali invece sprofonda pericolosamente la Salernitana.
Allo stadio Stirpe va in scena la peggior rappresentazione firmata da Stefano Colantuono. La squadra granata, attanagliata dalla paura di perdere, sin dai primi minuti appare bloccata, dedita solo al contentimento, incapace di ripartire e di proporre la benchè minima idea di calcio. Non uno, ma cento passi indietro rispetto al match vinto con la Carrarese. E non bastano le pur pesanti assenze di Verde, Maggiore, Bronn, Tello e la presenza in panchina ma solo per onor di firma di Reine-Adelaide, Torregrossa e Njoh per giustificare la pochezza della prestazione offerta dal team dell’ippocampo in terra ciociara.
I padroni di casa non fanno molto di più, ci provano da 40 metri con Partipilo, ma Sepe fa buona guardia. Poi con l’acrobazia di Gelli non approfittano di un pasticcio in area del solito Velthuis. Quindi colpiscono un palo col vivace Anthony Oyono (l’azione prosegue e Sepe deve dire di no a Biraschi). Con il primo tempo destinato a chiudersi sullo 0-0 senza sussulti particolari, ecco l’episodio che cambia la partita: Ghiglione sceglie male il tempo dell’intervento in tackle ed entra col piede a martello su Begic, per Pezzuto è cartellino rosso. L’ingenuità dell’ex Cremonese costa cara ai granata, chiamati a giocare per tutto il secondo tempo in inferiorità numerica.
Colantuono richiama Ruggeri, Tongya ed un almeno volitivo Braaf per inserire Gentile, Jaroszynksi e Hrustic e passa al 5-3-1, col solo Wlodarczyk in avanti. Greco risponde togliendo un difensore (Biraschi) ed inserendo un esterno di spinta (Kvernadze). La Salernitana si consegna all’avversario che guadagna metri, pur non riuscendo a pungere più di tanto. Ci pensa allora il team dell’ippocampo a farsi male da solo. Ferrari batte male un calcio di punizione, i granata sono messi malissimo, Kvernadze intercetta la sfera, si fa 50 metri palla al piede senza che nessuno lo affronti e, giunto al limite dell’area, fredda Sepe. Tutto troppo facile per il georgiano che regala il vantaggio al Frosinone. La reazione della Salernitana è tutta in una conclusione alta sulla traversa di Velthuis. Ci devono mettere ancora del loro i granata per regalare il raddoppio ai padroni di casa: cross di Kvernadze che brucia sulla corsa Stojanovic, Sepe osserva il campanile senza intervenire, Velthuis si fa bruciare dal nuovo entrato Ambrosino e la frittata è fatta. Sotto di 2 reti, la Salernitana calcia per la prima volta in porta con Simy, ma Lezzerini non deve di certo ricorrere agli straordinari per bloccare la conclusione del nigeriano.
Un dato che ben riassume la pochezza offensiva della squadra granata, in uno scontro diretto per la salvezza. Così, è chiaro, la B non si mantiene.