Nella prima di due partite decisive per il futuro della Salernitana, Pippo Inzaghi sceglie di non stravolgere gli equilibri. In campo stasera a Bergamo andranno i giocatori che ritiene migliori, al di là degli aspetti affrontati dal presidente Iervolino nella conferenza stampa di giovedì. Contro un’Atalanta in grande forma, i granata giocheranno con il 4-3-3 cerando di dare maggiore solidità alla fase difensiva, principale problema emerso nelle prime quindici giornate di campionato con ben 30 goal subiti. Nel tridente offensivo la prima punta sarà Boulaye Dia. Ikwuemesi scivola in panchina insieme a Simy. I due attaccanti nigeriani potrebbero entrare a gara in corso. Candreva e Tchaouna partono da esterni d’attacco ma (soprattutto il numero 87 granata) con libertà di accentrarsi. Inzaghi opta per un centrocampo più folto con tre elementi. Qui c’è un ballottaggio tra Bohinen e Maggiore nel ruolo di centrale, quello chiamato anche a costruire il gioco. Come mezzali sono pronti Coulibaly e Legowski ma non è da escludere Martegani, mossa a sorpresa che l’allenatore vuole tenere come opzione fino all’ultimo. Senza gli indisponibili Fazio e Bronn, con Bradaric e Lovato in panchina per motivi diversi (il primo non è al meglio, il secondo è fuori dopo l’errore con il Bologna) in difesa non ci sono dubbi. Daniliuc viene inserito a destra, Mazzocchi si sposta a sinistra, Gyomber e Pirola sono i centrali davanti a Costil. Ochoa spera di tornare per l’ultima gara del 2023 a Verona oppure ad inizio anno nuovo.
Salernitana, Dia prima punta contro l’Atalanta
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