Le frasi di circostanza di Fabiani sanno di minestra riscaldata e la distanza col mondo del tifo aumenta

Salernitana, gli obiettivi stagionali restano ignoti

Il tempo passa ma Lotito e Mezzaroma, oltre a smentire le voci di cessione del club, non precisano quali saranno gli obiettivi stagionali
Michele Masturzo

La pausa per gli impegni delle nazionali, tra amichevoli e Nations League, permette a mister Castori di conoscere gli ultimi acquisti ufficializzati dalla Salernitana prima della chiusura del mercato estivo. Gli under Andrè Anderson, Antonucci, Adamonis e Baraye si sono messi a disposizione dell'allenatore e, oltre a scegliere il numero, hanno fatto la conoscenza del gruppo ed hanno iniziato ad assimilare i dettami tattici dell'allenatore marchigiano.

Nonostante la pausa, la chiusura del mercato e le prime gare ufficiali già disputate dai granata, dalla proprietà continuano a non arrivare segnali. Con la stessa celerità con cui il club si affretta a smentire qualsiasi ipotesi di cessione a Della Valle o chicchessia, sarebbe gradito da parte di Lotito e Mezzaroma una pubblica presa di posizione. L'ultima, quella datata 11 aprile 2019, con tanto di comunicato ufficiale sul sito, è stata poi disattesa dai risultati maturati sul campo nella passata stagione, nonostante l'impegno profuso da Ventura.

Quel progetto, che sarebbe dovuto durare nel tempo, è invece naufragato. E la nuova direzione assunta, con la scelta di Castori e l'ennesimo stravolgimento della rosa, non viene accompagnato dall'illustrazione da parte dei proprietari di quelli che sono i propositi futuri. Non ce ne voglia Fabiani, ma le frasi generiche presentate in occasione della a dir poco tardiva conferenza di presentazione del nuovo allenatore, non bastano. E sanno di minestra riscaldata. I tifosi non si sentono rassicurati né stimolati.

Anzi. Avvertire sempre di più, anche a causa della pandemia, il distacco della parte romana della società nei confronti del team dell'ippocampo (lasciato solo all'esordio casalingo con la Reggina come era già successo in Coppa), la subalternità di quest'ultimo certificata anche dal mercato condotto con numeri record in termini di prestiti dalla “sorella maggiore” e via discorrendo, non fanno altro che acuire il disagio nei confronti di un progetto che non riesce (perché non può) fare il definitivo salto di qualità.

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