Mai fidarsi di un avversario in difficoltà. La Salernitana sabato sarà di scena in casa del Brescia, che dopo 3 sconfitte di fila ha dato il benservito a mister Lopez e che, in attesa della nomina del nuovo allenatore, ha affidato il compito di guidare la squadra al suo secondo Vitrani. Le rondinelle, che non vincono una partita dal 7 novembre (1-2 a Cosenza) sono subito fuori dalla zona play out, avendo conquistato appena 9 punti in 9 partite. Questi i freddi numeri. Ma, sulla carta, la rosa dei lombardi, decimata dal Covid (sono positivi Papetti, Andrenacci, Mangraviti, Bisoli e l'ex granata Donnarumma) e dagli infortuni (sono fermi ai box Ndoj, Skrabb, Filigheddu, Cistana, Semprini e Friðjónsson) è di spessore. Le rondinelle, che sabato potrebbero presentare in panchina il nuovo tecnico Dionigi, abitualmente scendono in campo col 4-3-3 ma, viste le difficoltà degli ultimi tempi, potrebbero ripiegare su una soluzione tattica più accorta.
La Salernitana, dal canto suo, attende buone notizie dall'infermeria. Mister Castori non sa ancora se per la trasferta in terra lombarda potrà contare sui vari Lopez, Veseli, Karo e Schiavone, costretti a marcare visita anche nella partita vinta all'ultimo respiro col Cittadella. I riflettori sono puntati in particolare su Lopez: se l'uruguagio fosse in grado di scendere in campo, la il trainer granata potrebbe rispolverare la linea difensiva a quattro. In caso contrario, la conferma del modulo adottato nelle scorse partite sarebbe quasi scontata. E, a parte la consueta corsa a tre tra Dziczek, Capezzi e Schiavone per un posto al fianco di capitan Di Tacchio, l'undici titolare non dovrebbe variare più di tanto. D'altronde, i risultati sono dalla parte dei calciatori maggiormente impiegati dal tecnico marchigiano in questa fase della stagione e cambiare tanto per farlo non avrebbe molto senso.