Rabbia delusione ed amarezza rischiano di lasciare il posto a disamore, indifferenza, distacco. L'amore per la Salernitana e per la maglia granata resta il buco nero in cui questa società ha fatto finire ambizioni e passione. Gli effetti nefasti di questi cinque anni hanno avuto effetti immediati sulla parte sana della tifoseria che si è progressivamente allontanata dalla propria squadra del cuore avrà effetti a lunga scadenza sulle nuove generazioni. Di padre in figlio è stato il Leitmotiv dei primi 100 anni di storia granata. Ora di padre in figlio si tramandano rabbia e distacco con tanti giovani sempre più distanti dalla maglia granata e dalla Salernitana. Chi ha capito da tempo che bisogna fare qualcosa, darsi una mossa, sono stati i tifosi di Generazione Donato Vestuti che dopo una serie di iniziative nei giorni scorsi oggi alle 19, in via PioXI proveranno a fare fronte comune con le altre componenti del tifo per avere
Il club di supporter di vecchia data discuterà, tra le altre cose, della questione multiproprietà e dell'articolo 16 delle Noif che non autorizza a coltivare ambizioni e sogni di gloria. Su impulso anche della tifoseria organizzata e di svariati club, Generazione Donato Vestuti ha deciso di dar vita a nuove iniziative e oggi le annuncerà. In via Pio XI, lo scorso gennaio, i tifosi fecero già fronte comune e GDV fu collante. La città si svegliò leggendo cinque parole e un punto esclamativo: «Lotito, Salerno non ti vuole!». I manifesti apparvero in città e fecero seguito al comunicato che invitava all'adunata, osteggiando la multiproprietà. È tutto invariato, i tifosi non hanno cambiato spartito «perché – dicono – la musica non è cambiata».
Striscioni allo stadio Arechi e di dissenso a Formello la contestazione arriva da tutte le parti ma ha firme e idee diverse. Vi è la necessità a questo punto di fare fronte comune, trovare quella compattezza e quell'unità di intenti nel nome della maglia granata. Il compito è arduo ma da una parte bisognerà pur comuninciare