Salernitana, Iervolino e la nuova “pacificazione interna”

Alessandro Ferro

“Niente screzi, siamo in sintonia su tutto” dice Danilo Iervolino che si veste, ancora una volta, da pompiere, da mediatore. Come aveva fatto anche tre mesi fa parlando di “opera di pacificazione generale” dopo la pesante sconfitta col Sassuolo e le dichiarazioni di Morgan De Sanctis. Questa volta ad alzare i toni è stato Davide Nicola al termine della gara col Milan. Che allenatore e direttore sportivo non viaggino sulla stessa linea è evidente a tutti ma insieme devono lavorare per il bene della Salernitana. Oggi, come dopo Sassuolo, il presidente Iervolino prova a gettare acqua sul fuoco.
“Smussiamo le polemiche, tante cose rimbalzate non sono vere. C’è una giusta dialettica tra noi. Col Torino sarà importante come sempre ma non è che ogni partita diventa una finale, sennò carichiamo troppo i giocatori. Ho voluto parlare con loro perché non lo facevo da tempo: niente rimbrotti o recriminazioni dopo il ko ma soltanto una chiacchierata affettuosa per dargli fiducia ed energia in vista di partite difficili da affrontare” dice Iervolino.
È importante in questi momenti che il presidente prenda in mano la situazione. Per onestà di cronaca però, è il caso di dirlo, non ci sono invenzioni giornalistiche nelle divergenze di vedute tra De Sanctis e Nicola, sono i diretti interessati a manifestarle. Ovviamente fa bene Iervolino a tentare di sminuire e smorzare, così da lanciare messaggi positivi alla squadra e alla piazza. Uniti si possono raggiungere risultati importanti, come anche la recente storia della Salernitana insegna.

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