Dalla cessione di Akpa Akpro ai dubbi di Lombardi, dalla partenza improvvisa di Maistro all'impiego di elementi fuori ruolo, senza dimenticare che Dziczek dopo la parentesi in nazionale ha fatto tappa a Formello anziché rientrare alla base. Il centrocampo della Salernitana ha le sembianze di un'area di cantiere con il cartello "lavori in corso" affisso sulle inferriate.
La precarietà in questo avvio di stagione in casa Salernitana è la regola e, anche se Castori non ha ancora avuto modo di esprimere il suo punto di vista, proprio il reparto mediano è quello in cui l'approssimazione sembra regnare sovrana.
Cicerelli è stato con Lombardi ottimo interprete sulla corsia esterna lo scorso anno e ora Castori deve impiegarlo da mezzala, visto che a destra si disimpegna al momento il figliol prodigo Casasola. Di Tacchio è l'unico elemento di ruolo utilizzabile al centro. Dopo la partenza di Maistro, in rosa uomini che possano abbinare quantità e qualità non se ne vedono. Martorelli, che era giunto in prova dal Ravenna, pare sia stato giudicato acerbo dal trainer granata. A sinistra ci sono Lopez e Curcio che già lo scorso anno hanno dimostrato di non poter fornire adeguate garanzie a lungo raggio, tanto che sull'out mancino spesso e volentieri veniva dirottato Kiyine. E in queste ore la Salernitana viene segnalata sulle tracce dell'esterno del Perugia Di Chiara, che sarebbe il terzo mancino in rosa. Non una priorità insomma.
Il buco in mezzo, invece, si fa fatica a colmarlo. Schiavone, Palmieri, Luperini, Coulibaly, il cavallo di ritorno Capezzi, di nomi se ne sono fatti tanti ma, allo stato dei fatti, il centrocampo granata è ancora tutto da costruire. Ma la cosa non sembra preoccupare più di tanto i diretti interessati.