L’avventura di Menichini a Salerno è ai titoli di coda. Un epilogo annunciato che, salvo ribaltoni dell’ultima ora vede ancora una volta il divorzio con il trainer di Ponsacco ritenuto adatto alle missioni impossibili ed alle salvezze disperate ma non per partecipare alla costruzione di una squadra da vertice. Eppure i dati degli ultimi tornei di B dicono ben altro ed anche che le scelte tecniche operate non sono state mai indovinate visti i due Play out e due tornei modesti a bilancio tra i cadetti. Resta in piedi il valzer di nomi con Iachini davanti a Baroni, Longo, Ventura e De Biasi. Il tutto a due settimane o poco più dal ritiro. Oggi è previsto un nuovo summit a Villa San Sebastiano per sciogliere gli ultimi nodi. Ventura piace a Fabiani, ma Lotito non è convinto al 100%. Baroni sarebbe il profilo adatto, ma ha un ingaggio – al momento – fuori portata (oltre 500mila euro a stagione per almeno due anni). Ecco che ieri è spuntato il nome di Pasquale Marino. Il tecnico di origini siciliane sarebbe stato individuato dalla proprietà come il profilo adatto per rispondere a certi requisiti richiesti dalla proprietà. Al momento, però, Marino (57 anni) è sotto contratto con il Palermo. I siciliani rischiano di ripartire dalla serie D. In questo caso, dopo il 12 luglio l’allenatore sarebbe libero di accasarsi ovunque. Ma il 12 potrebbe essere una data troppo oltre per poter programmare con il tecnico e soprattutto si è troppo vicini alla partenza per il ritiro. Sul taccuino ci sono anche i nomi di Iachini e Longo. Soprattutto il primo ha scalato posizioni nelle ultime ore balzando in cima alla lista dei tecnici per la panchina granata. Il mister che lo scorso anno è stato ad Empoli per essere esonerato a Marzo ha un curriculum di tutto rispetto con 4 promozioni in A con Chievo, Brescia, Sampdoria e Palermo. Insomma un allenatore abituato a vincere ma con squadre forti alle spalle.
Salernitana: il giorno del nuovo allenatore?
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