Dopo una domenica di lavoro in piscina e relax, anche a causa del maltempo che ha interessato la Turchia, la Salernitana riprende ad allenarsi nel ritiro di Belek. Nella gara col Fenerbahce sono emerse più ombre che luci ma, ad onor del vero, bisogna ricordare che la capolista della Super Lig tornerà in campo già tra 10 giorni e chiaramente è più avanti in termini di condizione di una Salernitana per giunta orfana di Dia, Piatek e Bronn, oltre che degli infortunati Sepe e Mazzocchi e del convalescente Gyomber.
La prima amichevole in terra turca ha portato in dote un nuovo problema fisico, quello a cui è andato incontro Maggiore: l’ex Spezia, involatosi in solitudine verso la porta avversaria sullo 0-0, si è fatto male alla coscia sinistra (non quella a cui si era infortunato ad ottobre) e di sicuro non sarà disponibile per la prima di campionato del 2023.
Considerando che contro il Milan non ci sarà nemmeno lo squalificato Candreva e che da Sambia non sono giunte indicazioni molto diverse da quelle fornite in precedenza dall’ex Montpellier, mister Nicola avrà un bel da fare per allestire una squadra in grado di reggere il confronto coi campioni d’Italia in carica.
Al netto dei tre gol subiti, il primo pochi minuti dopo l’infortunio occorso a Maggiore, sostituito da Kastanos (e non da Vilhena), non è dispiaciuta la linea a tre con Daniliuc braccetto di destra, Lovato centrale e Fazio sul centrosinistra, così come si sono mossi bene Coulibaly e Bohinen in mediana e Bradaric sulla corsia di sinitra.
Mentre da Bonazzoli e Botheim, poco incisivi nella prima parte di stagione, è lecito attendersi di più e la seconda amichevole, quella di giovedì con l’Alanyaspor che chiuderà il romitaggio in terra turca, potrebbe rappresentare per loro (come pure per Valencia, lo stesso Vilhena e il già citato Sambia) una buona chance per mettersi mostra prima del ritorno a Salerno.
Salernitana, il ko di Maggiore complica i piani di Nicola
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