I soliti errori individuali, la solita rimonta, l’ennesima sconfitta: la Salernitana non riesce a rialzare la testa contro un Genoa in emergenza, ma concreto, e subisce il terzo stop di fila. Il copione rimane lo stesso, con i granata per primi in vantaggio, ma, stavolta, il ribaltone non arriva al fotofinish. La Salernitana, avanti in avvio, con Martegani, viene raggiunta subito da Retegui. Il rigore trasformato da Gudmundsson ad inizio ripresa rappresenta l’ennesima doccia fredda, alla quale, traversa a parte, Candreva e soci reagiscono a fatica. Alla fine la Salernitana rimane ancora a bocca asciutta e non riesce ad approfittare di una buona occasione per ridurre le distanze dalla zona salvezza. Nonostante le prove discrete offerte con Juve e Napoli, anche in piena emergenza, nel 2024 i granata non muovono la classifica. I tifosi, che si erano uniti ed avevano affiancato il patron nella battaglia per i torti arbitrali subiti sono amareggiati e delusi per non aver sfruttato l’ennesima opportunità. La Salernitana rimane, sola, in fondo alla classifica. Pure l’Empoli fa un passo in avanti, con la vittoria contro il Monza, anche se la zona franca rimane a sei lunghezze. I granata, con un eventuale successo con il Genoa, avrebbero potuto accorciare di nuovo e portarsi a – 3. Inutile, ora, guardarsi alle spalle, occorre, come ha detto mister Inzaghi, puntare ad ottenere sette successi nelle prossime diciassette partite. Servono, però, altre frecce all’arco del tecnico. Dopo le partite con Milan e Verona, in cui la Salernitana aveva trovato, equilibri, identità e punti, l’allenatore ha perso, nelle gare all’inizio del 2024, 5/6 titolari, praticamente metà squadra. In questi ultimi dieci giorni di mercato servono idee chiare e giocatori pronti alla battaglia. Ieri il direttore Sabatini ha fatto tappa all’Arechi ed ha incontrato anche la squadra prima della partita. Adesso, però, serve la scossa, anche sul mercato.
Salernitana, il solito copione: il Genoa vince in rimonta
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