Ci mancava la divisione anche sulla forma di protesta: da un lato chi ha deciso in queste ore di entrare allo stadio e sostenere la squadra dall’altro chi mantiene la posizione e va avanti nella diserzione. La maggioranza dei tifosi resterà fuori dallo stadio anche sabato pomeriggio in occasione di Salernitana – Cittadella. La mossa della società di abbassare il prezzo dei biglietti non ha sortito gli effetti sperati anzi ha indispettito ancor di più la piazza e l’ala più oltranzista della contestazione che ribadisce a chiare lettere che «non è una questione di prezzo ma di rispetto». La Curva Sud Siberiano resterà all’esterno dello stadio Arechi quindi di certo c’è che si giocherà in uno stadio semivuoto e senza audio. Nessun coro di incitamento, nessuna spinta da parte del cuore pulsante della tifoseria. Entreranno i tifosi del Centro di Coordinamento Salernitana Club e quelli del Salerno Club 2010. Restano fuori, invece, gli esponenti del club Mai Sola. Il tema salvezza diventa il pass per tornare sui gradoni. La Salernitana, inoltre, proprio in casa, ancor prima della contestazione, ha dimostrato non poche incertezze. In questo 2019 solo una vittoria all’Arechi contro la Cremonese. Nelle altre gare l’impianto di via Allende ha aperto le porte a tutti distribuendo punti a destra e a manca. Altro che fortino inespugnabile di anni addietro. Quella di sabato è la prima delle ultime tre gare interne della stagione. Alla Salernitana servono almeno 6 punti anche se forse potrebbero bastarne anche quattro. Molto dipenderà dagli scontri diretti che hanno le altre. La Salernitana dovrà fare il suo percorso senza più alibi e con la consapevolezza di dover dimostrare perché finora, soprattutto in casa, ha fatto poco, davvero poco per meritare anche il sostegno ed il calore dei suoi tifosi
Salernitana: la protesta divide la tifoseria granata
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