La rivoluzione di Capodanno porta in dote non solo un nuovo allenatore ma anche un nuovo operatore di mercato. Danilo Iervolino decide di cambiare registro e dà mandato a Maurizio Milan di ingaggiare prima Roberto Breda per sostituire Stefano Colantuono e di affidare poi a Marco Valentini l’incarico di reperire i rinforzi necessari per consentire alla Salernitana di giocarsi le sue chance nella lotta salvezza. Nel frattempo, però, la società granata dovrà trovare l’accordo con Gianluca Petrachi, sotto contratto col club e tutelato da una penale non di poco conto in caso di interruzione anticipata del rapporto di lavoro.
Se Colantuono, subentrato a Martusciello, che aveva raccolto a sua volta in corsa il testimone da Sottil (il primo a tirarsi fuori prima ancora dell’avvio delle ostilità) paga gli scarsi risultati ottenuti nelle 7 gare della sua gestione, a Petrachi (che pure ha fatto un miracolo per liberarsi di quasi tutti i componenti della rosa della squadra retrocessa in Serie A) viene imputato il fatto di aver costruito un organico capace di conquistare appena 18 punti in 20 gare ed il rapporto non sempre sereno con le altre anime del club.
Si volta pagina. Roberto Breda, il Capitano, dovrà condurre in acque tranquille la barca granata. Il tecnico trevigiano, reduce dalla retrocessione alla guida della Ternana, andrà a caccia di riscatto ed avrà al suo fianco Marco Valentini, con il quale ha già centrato una salvezza ad Ascoli, e che a sua volta si gioca una chance di rilancio importante (il suo rapporto coi marchigiani si è interrotto bruscamente all’inizio della scorsa stagione).
La speranza è che, nonostante il cambio di registro, i rinforzi di cui ha bisogno la Salernitana possano arrivare immediatamente, così da permettere a Breda di plasmare la squadra che sin dai primi impegni del 2025 dovrà viaggiare ad una media punti elevata per poter sperare di mantenere la categoria.