Un giorno e mezzo di riposo per ricaricare le batterie dopo il tour de force della scorsa settimana, caratterizzata da tre impegni tanto delicati quanto ravvicinati, e anche per smaltire il rimpianto per la vittoria nello scontro diretto col Cagliari sfumata al 99esimo minuto. E' chiaro che un successo ai danni degli isolani avrebbe consentito alla Salernitana di compiere un balzo, forse decisivo, in classifica. Ma i granata hanno ancora un punto di vantaggio rispetto alle dirette concorrenti e, ad oggi, sarebbero ancora salvi. Cosa che solo fino ad un mese fa era assolutamente inimmaginabile.
Ora, con la stessa ferocia dimostrata nelle ultime sei partite, nelle quali i ragazzi di Nicola hanno ottenuto 4 vittorie e 2 pareggi, la Salernitana dovrà fare visita all'Empoli, continuando a concentrarsi solo sull'impegno più vicino, ma ricordando che comunque c'è un'ulteriore chance con l'ultima gara dell'anno, che i granata potranno disputare all'Arechi, contro l'Udinese. Per dare un significato particolare al match coi friulani, il team dell'ippocampo deve provare a fare punti al Castellani.
In Toscana non ci sarà Bohinen, autentica rivelazione di questo finale di campionato, e nemmeno Ribery, dopo la rissa coi rossoblu. Resta in dubbio Ranieri, alle prese con noie muscolari. Nicola, che attende di verificare i progressi di Obi, Mamadou Coulibaly e Mousset, andrà avanti col 3-5-2. Davanti a Sepe sarà confermatissimo il terzetto con Gyomber, Radovanovic e Fazio. A destra ci sarà Mazzocchi, a sinistra solito ballottaggio tra gli atalantini Ruggeri e Zortea. In mezzo al campo sicuri del posto Ederson e Coulibaly, per la sostituzione di Bohinen sono in lizza Kastanos e Obi, più indietro nelle gerarchie Capezzi e Di Tacchio. In avanti saranno confermati Verdi e Djuric, con Bonazzoli pronto a subentrare.