Raduno al Centro Sociale, in 150 pianificano le iniziative contro Lotito

Salernitana, le anime del tifo si compattano contro il managment romano

Del caso multiproprietà sarà investito anche il Comune
Antonio Esposito

«Dìvide et ìmpera» «dividi e [così] domina». Salerno è stata divisa in questi anni, lacerata, spaccata al suo interno da chi ha seminato zizzanie per alimentare la rivalità tra tifosi per poi dominare. Divisioni che hanno permesso all'attuale proprietà di calpestare la storia, offendere la tifoseria, sbattere in faccia gli anni di serie C e la mancanza di titoli in bacheca. C'è chi ha cavalcato la delusione, chi ha gettato benzina sul fuoco delle divisioni.

Alla fine il conto più salato lo ha pagato Salerno, la Salernitana la sua tifoseria con la passione ai minimi storici ed una delusione crescente che fa rima con disaffezione, disamore. L'aria in città resta pesantissima con striscioni contro il managment che continuano a spuntare in città ed in provincia. Nella serata di ieri, al Centro Sociale un incontro molto atteso tra le varie anime del tifo granata per trovare una compattezza, una unione d'intenti finora mancata.

Oltre 150 persone, tra ultras e tifosi (c'erano anche rappresentanti dei club di Bologna, Roma, Reggio Emilia e Milano), hanno risposto alla chiamata del Centro di Coordinamento Salernitana Clubs, presieduto da Riccardo Santoro. Un incontro considerato costruttivo dai promotori e che è stato l'occasione per compattare quasi tutta la tifoseriaTante le idee. La contestazione riguarderà sia la multiproprietà che i co-patron Claudio Lotito e Marco Mezzaroma ai quali la tifoseria chiederà di fare un passo indietro. I sostenitori, inoltre, sono intenzionati a disertare i gradoni dell'Arechi anche quando verranno riaperti gli stadi.

E' emersa la volontà d'investire del "problema Salernitana” le istituzioni cittadine, magari con una manifestazione dinanzi al Comune.

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