L'operatore di mercato granata dovrà avviare i contatti in vista della riapertura delle liste di trasferimento

Salernitana, lo sguardo va già rivolto al futuro

Mentre sul campo i granata devono fare punti, il diesse De Sanctis deve iniziare ad operare sul mercato
Michele Masturzo

5 partite, con lo Spezia in casa, sul campo della Lazio, all'Arechi con la Cremonese e poi Fiorentina e Monza una dopo l'altra in trasferta, la Salernitana si prepara per un tour de force che materialmente chiuderà una prima parte di stagione. Il campionato poi si fermerà e lascerà spazio al tanto discusso Mondiale in Qatar, per poi riprendere ai primi di gennaio, quando il mercato sarà già in corso. E' chiaro che la squadra di Nicola, che ha già conquistato 3 punti in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dovrà cercare di muovere ulteriormente la classifica, approfittando dei due scontri diretti da disputare tra le mura amiche, ma provando a fare pure qualche blitz in trasferta. Ma, allo stesso tempo, De Sanctis deve iniziare ad approfondire alcuni aspetti legati all'assortimento di una rosa che appare complessivamente più competitiva di quella della scorsa stagione, ma che presenta poche alternative a disposizione di mister Nicola. Innanzitutto, non è arrivato un calciatore in grado di non far rimpiangere Ederson. In estate, poi, la mancata cessione di Capezzi ha impedito al diesse di ingaggiare un'alter ego (dal punto di vista tattico) di Bohinen. Sulle fasce, Candreva e Mazzocchi sono stati sempre titolari, per mancanza di concorrenza, visto che Sambia e Bradaric non si sono rivelati per ora all'altezza delle aspettative sul loro conto (per prendere il mancino, non è stato autorizzato il ritorno di Ranieri, che pure lo scorso anno aveva fornito garanzie di tenuta). In avanti, Nicola sta rispettando il processo di inserimento dei giovani Botheim e Valencia (come accaduto lo scorso anno con Bohinen), ma i due dovranno sfruttare meglio le chance che gli verranno concesse. Per qualcuno andrebbe approfondita meglio anche la posizione del portiere Sepe ma, in realtà, tra i pali la Salernitana si sente “coperta” (piuttosto almeno uno tra Fiorillo e Micai andrebbe piazzato altrove, per abbassare il monte ingaggi). E poi c'è la questione Ribery. Al di là del valore assoluto del calciatore, che non si discute, in tanti in estate avevano espresso perplessità sulla sua riconferma, alla luce dei problemi che aveva avuto nella passata stagione. In concreto, un posto in lista è stato occupato infruttuosamente alla luce del fatto che l'asso transalpino si è fermato subito. Sabato molto probabilmente gli sarà concesso il giro d'onore e Ribery entrerà a far parte dello staff di mister Nicola, ruolo in cui di sicuro saprà farsi apprezzare, ma in campo al suo posto andrà preso un giocatore di fantasia, che sappia saltare l'uomo e sfornare assist o risolvere la partita con una giocata individuale “fuori dagli schemi”, perché in rosa elementi con queste caratteristiche non sembrano essercene.

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