Il tecnico granata parla della sfida con la Samp

Salernitana, Martusciello: “Evitare errori banali”

«Voglio l’atteggiamento giusto, in primis»
Francesca De Simone

In vista della sfida all’Arechi con la Samp, Giovanni Martusciello invita a fare attenzione ai blucerchiati: “E’ una squadra – dice – che ha giocatori forti, un bravo tecnico, blasone e, dopo la partita persa a Marassi, rabbia agonistica”. La Salernitana, però, pure punta al riscatto ed il mister, nelle dichiarazioni rilasciate alla vigilia del match, afferma: “Siamo arrabbiati anche noi, nel modo sano, abbiamo analizzato il ko di Bolzano in tutte le sue sfaccettature. Come ho detto anche subito dopo la sfida, non era tutto luccicante dopo la prima di campionato e non è tutto nero adesso. C’è da imparare dagli errori e rimettersi in carreggiata. Il tempo non gioca a nostro favore ma leggo negli occhi di tutti i ragazzi la consapevolezza di voler migliorare e di essere parte di un bel gruppo che sta crescendo. Voglio l’atteggiamento giusto, in primis. Se c’è per tutti i novanta minuti, anzi anche di più visto che il recupero ci è stato fatale, allora si possono evitare errori banali e stare sul pezzo”. Il tecnico non svela le sue carte dal punto di vista delle scelte di formazione: “Qualcosina potrei cambiare. Purtroppo dobbiamo fare i conti con qualche assenza per problemi fisici: dispiace per Adelaide e Maggiore, anche se almeno quest’ultimo non sembra aver riportato un problema grave. Non siamo stati particolarmente fortunati in questo avvio di stagione sotto questo aspetto, però sapremo trovare ugualmente le soluzioni giuste contro un collettivo forte, da rispettare tanto. Sappiamo che sarà difficile ma dobbiamo farci trovare pronti, giocarcela con criterio e sfruttare la spinta incredibile che certamente il pubblico dell’Arechi ci darà. So che ci saranno numeri importanti sugli spalti: chi ama la Salernitana ha bisogno di noi e viceversa. Ma siamo soprattutto noi ad aver bisogno della gente e della passione che abbiamo riscontrato anche a Bolzano, con oltre 800 persone al seguito. Sono cose che fanno bene al calcio”. Infine, un ricordo commosso di Sven-Goran Eriksson, scomparso a 76 dopo una lunga malattia. Martusciello siglò il primo centro in massima serie nel 1997 proprio contro lo svedese, all’epoca sulla panchina della Lazio: “È stato un signore del calcio, ha vinto tanto e scritto pagine importanti anche nel nostro campionato”.

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