Alle viste c'è la prima di dieci finali da cui è atteso il team granata. Serve una vittoria per riaprire i giochi salvezza

Salernitana, mister Nicola punta i riflettori sul Torino

Oggi giornata libera per la truppa, da domani si entra nel vivo della preparazione del match coi piemontesi
Michele Masturzo

La Salernitana inizia a mettere il Torino nel mirino. Dopo aver concesso una giornata di riposo, evitando di organizzare amichevoli per non andare incontro ad ulteriori contrattempi di natura fisica, da domani mister Nicola inizierà a preparare nello specifico la prima di dieci finali. La squadra granata riceverà all'Arechi il Torino ed andrà a caccia di quella vittoria che manca, tra le mura amiche, dal 2 ottobre, quando Djuric con la sua zuccata regolò la pratica Genoa. Proprio il bosniaco sarà uno dei calciatori su cui, alla ripresa, si concentreranno le attenzioni dello staff sanitario granata. Medici e terapisti proveranno a restituire all'allenatore il maggior numero di elementi alle prese negli scorsi giorni con problemi fisici più o meno seri. Se per Mamadou Coulibaly e Perotti si profilano tempi lunghi, se Mousset potrebbe tornare a disposizione per la trasferta di Roma, mister Nicola spera di poter recuperare i vari Bonazzoli, Ederson, Djuric, Zortea, Ruggeri, Veseli, che in questi giorni sono stati gestiti con terapie e lavoro atletico specifico. Anche perché il tecnico piemontese, ex di turno al pari di Sabatini, non potrà contare fino a metà settimana sui vari calciatori impegnati con le rispettive nazionali e qualcuno, in particolare Lassana Coulibaly, al momento può essere considerato praticamente insostituibile, sebbene il maliano non abbia giocato una gran gara in casa della Juventus ed abbia dovuto saltare la gara d'andata con la Tunisia a causa del mal di schiena. Contro il Torino la Salernitana potrebbe giocare col 4-2-fantasia proposto nelle scorse gare, ma non è escluso che a gara in corso Nicola possa anche decidere di rivedere lo spartito tattico iniziale (passando al 4-3-1-2 o, se i granata riuscissero a passare in vantaggio, anche ad una difesa a 3 con i due esterni pronti a dare manforte per proteggere maggiormente la porta di Sepe). Per quanto riguarda gli interpreti, la scelta ricadrà non solo su chi starà meglio dal punto di vista fisico ma anche su coloro i quali forniranno maggiori garanzie in termini di tenuta mentale.

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