Sotto l’albero la Salernitana non trova i tre punti, ma una serata amara, amarissima, che dimostra quanto il calcio sia strano e quanto gli episodi possano condizionare pesantemente una partita. Il risultato finale non rende giustizia alla squadra granata, la condanna eccessivamente, perchè, per quanto prodotto in campo, gli uomini di Colantuono non avrebbero meritato un passivo del genere. La Salernitana ha creato tanto, ha colpito tre legni, il Foggia, però, ha segnato tre gol in dieci minuti. E alla fine è questo ciò che conta. Il risultato fa la differenza, quasi sempre e spesso offusca anche i giudizi. Per cui, oggi, il 3-0 maturato dal Foggia all’Arechi mette in secondo piano la prestazione offerta dalla squadra di Colantuono, alla quale si può rimproverare solo lo scarso cinismo sotto porta. La sfortuna ha poi fatto il resto, perchè due traverse ed un palo sono oggettivamente uno scherzo di cattivo gusto che la Dea Bendata ha rifilato alla Salernitana. Soprattutto se a tutto questo si aggiunge che nonostante gli alti e bassi delle ultime settimane, i tanti pareggi conquistati, i granata, all’Arechi, fino ad ora, non avevano mai perso. Ed invece nel giorno del debutto casalingo del neo tecnico, nell’ultima partita interna del girone di andata e del 2017 arriva il primo ko stagionale tra le mura amiche. Pur avendo fatto evidenziare progressi rispetto alla partita vinta a Chiavari, la Salernitana dopo la sconfitta con il Foggia deve fare i conti con la rabbia e l’amarezza di chi si aspettava continuità, dopo l’exploit esterno. In pochi giorni si è passati dall’entusiasmo, successivo alla vittoria in Liguria, alla depressione post sconfitta con il Foggia. Per ristabilire l’equilibrio occorrerebbe ora un immediato riscatto nell’ultima giornata del girone di andata. Più facile a dirsi che a farsi. Ma quanto accaduto ieri sera all’Arechi ha dimostrato ancora una volta che il campo può regalare innumerevoli sorprese. foto ussalernitana1919.it https://www.youtube.com/watch?v=kIRdQOfjayQ
