Fronteggiare il 4-3-3 della Lazio col 3-5-2 e trovarsi impegnati in duelli individuali sia in difesa che a centrocampo, potrebbe essere un'operazione estremamente pericolosa. Ma la strada della continuità potrebbe essere comunque la più semplice da percorrere. Ad ogni modo mister Nicola sta pensando anche a questo nei giorni che separano la sua Salernitana dalla sfida sul campo del lanciatissimo team di Sarri, che non subisce gol da più di 560 minuti ed è in serie positiva da 6 turni. Contro la terza forza del campionato di massima serie la squadra granata cercherà di fare un altro passo in avanti. Finora, infatti, contro le big il team dell'ippocampo sia nel finale dello scorso torneo che quest'anno ha sempre sofferto, finendo col raccogliere solo le briciole.
Nicola deve scegliere gli interpreti adatti per sfidare una squadra che, senza Immobile, non dà punti di riferimento in avanti, giocando con tre "piccoli": Pedro, Felipe Anderson e Zaccagni. Sugli esterni, i biancocelesti andranno puntualmente raddoppiati. Per questo il trainer granata potrebbe decidere di impiegare Mazzocchi e Bradaric sulle corsie laterali, accentrando Candreva come mezzala per sfruttare le sue doti nella metà campo avversaria. In cabina di regia è ballottaggio tra Radovanovic (in lizza pure per una maglia in difesa) e Bohinen, pronto per giocare dall'inizio. Mentre Coulibaly potrebbe agire sul centrosinistra, per cercare di arginare lo strapotere fisico di Milinkovic-Savic. Vilhena, parso in affanno nel primo tempo del match contro lo Spezia, potrebbe essere "ripescato" solo in caso di cambio modulo (col passaggio al 3-4-1-2). In avanti Dia, Piatek, Bonazzoli e Botheim si contendono le due maglie disponibili e i primi due sembrano essere leggermente favoriti.
Fuori casa fin qui la Salernitana ha conquistato solo 3 punti (con i pareggi a Udine, Bologna e Torino) ed è reduce da due sconfitte di fila (in casa di Sassuolo ed Inter). Il ruolino di marcia esterno dei granata deve migliorare quanto prima.